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Cleveland Cavaliers

LeBron James aiuterà Derrick Rose a firmare un nuovo maxi contratto la prossima stagione

L’ex Playmaker dei Bulls dopo una stagione ai Knicks ha firmato con i Cleveland Cavaliers per un anno al minimo salariale di 2.1M

28 aprile 2012, gara 1 del primo turno dei playoff tra Chicago e Philadelphia. 1’ alla fine e partita in ghiaccio per i Bulls. Classica penetrazione al ferro di Derrick Rose e legamento crociato anteriore sinistro che fa crack. Fiduciosi nel suo pieno recupero, durante quell’estate i Bulls rifirmano Rose con un contratto da 95M per 5 anni, ma a parte 10 partite ad inizio stagione 2013/2014 il play per due stagioni non rivedrà più il campo.

Successivamente due stagioni, una ancora a Chicago e la seconda a New York, rispettivamente a 16 e 18 punti di media, senza mai essere però il vero Derrick Rose del pre-infortunio.

Scaduto il suo contratto, nella free agency è arrivata la chiamata dei Cleveland Cavaliers e di LeBron James: giocare come riserva di Kyrie Irving con contratto da un anno al minimo salariale per un veterano, 2.1M.

Nel frattempo però Irving si è accasato a Boston, e nell’Ohio è arrivato il folletto di Seattle Isaiah Thomas, ai box almeno fino a Gennaio: Rose quindi, per i primi mesi si troverà a partire titolare di una squadra che punta ad arrivare di nuovo al Larry O’Brien Trophy.

Qui subentra LeBron James: per il secondo anno consecutivo il prescelto sta organizzando un mini-camp per i suoi Cavaliers a Baltimora, California (poteva andare peggio per la location!) e i presenti hanno riferito di un Derrick Rose in ottima forma, vicino a quelli che erano i suoi standard e di un Lebron che cura con grande attenzione l’inserimento dell’MVP del 2011 in squadra e i suoi progressi, facendo capire di credere nell’apporto che il play di Chicago può dare a questi Cavs e di volerlo aiutare in questa stagione a rimettersi in gioco per poter puntare il prossimo anno ad un nuovo contratto redditizio.

Gli interrogativi sul giocatore e sull’operazione sono tanti, sia di natura fisica, sulle condizioni di Rose, –definite ora ottime, ma all’interno di un contesto non troppo competitivo – sia di natura prettamente tattica, su come un giocatore abituato ad avere in mano le redini del gioco e con un tiro troppo spesso ondivago saprà giocare anche lontano dalla palla, in una squadra dove è molto spesso James in cabina di regia.

Certo, visti i precedenti, (vedi la trasformazione di JR Smith da giocatore fuori controllo a scudiero disciplinato che si applica in una meta campo, quella difensiva, a lui sconosciuta prima di arrivare ai Cavs) se c’è qualcuno in grado di dare a Rose nuove motivazioni, e fargli ritrovare il piacere di giocare – assente in questi ultimi anni nelle espressioni di Rose – per degli obiettivi questo è sicuramente il Prescelto di Akron.

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