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Heat-Bosh, divorzio imminente

Dopo sette anni e due titoli stanno per separarsi i destini di Miami e dello sfortunato Chris, i cui problemi di salute mettono a forte rischio la carriera

Le strade di Chris Bosh e dei Miami Heat stanno per dividersi dopo quasi sette anni di connubio: secondo quanto riportato da Brian Windhorst di ESPN, sarebbe in dirittura d’arrivo l’accordo per una separazione consensuale tra le parti anche se tale definizione giuridica è un pochino impropria.

Da ormai un paio d’anni CB1 sta lottando contro il parere di famigliari, medici e dirigenti della sua franchigia, solo contro tutti pur di non arrendersi all’idea di non poter mettere più piede su un parquet NBA. Dalla scoperta dei coaguli di sangue che ne hanno messo in pericolo persino la vita stessa, Bosh ha vissuto un vero e proprio calvario rimanendo ai box per tutta la stagione appena conclusa.

L’ultima sua apparizione nella Lega risale al febbraio 2016 e quella rischia di essere anche l’ultima della carriera dell’undici volte All-Star. Malgrado i veti quasi irremovibili posti dai dottori chiamati in causa, Bosh non vuole abbandonare il suo sogno di potersi riallacciare le scarpette e tornare a riassaporare le emozioni di un tempo.

È anche – se non soprattutto – per questo motivo che gli Heat non lo dichiarano “non idoneo” all’attività in maniera ufficiale, precludendogli quindi un rientro in campo futuro che al momento rimane assai remoto. Tuttavia è in corso una trattativa che vede coinvolti avvocati di Miami, legali della NBA, rappresentanti dell’associazione giocatori e gli agenti di Bosh per cercare di non scontentare nessuno.

Il compromesso raggiunto vedrebbe gli Heat riconoscere i poco più di 52 milioni di dollari previsti per i prossimi due anni (25.3 per il 2017/2018 e 26.8 per il 2018/2019) a Bosh, soldi per lo più coperti dall’assicurazione. Inoltre Miami avrebbe il vantaggio che il contratto dell’ex ala grande dei Toronto Raptors non andrebbe a pesare sul salary cap, liberando quindi parecchio spazio nel monte ingaggi e dando la possibilità a Pat Riley di poter puntare qualche big nelle prossime free agency.

A fronte di tale situazione gli Heat e il suo staff medico si impegnano a non diramare nessuna presa di posizione ufficiale sul suo stato di salute con la NBA, non compromettendogli un eventuale ritorno futuro qualora le sue condizioni migliorassero negli anni avvenire. È quello che tutti gli amanti del basket si augurano, è quello che si augura Bosh sebbene la realtà dei fatti sia difficile da accettare.

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