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All Star Game

Steph Curry si schiera contro le leggi “razziste” del North Carolina: “Vanno cambiate”

Dopo l’annullamento dell’All Star Game a Charlotte, l’MVP della lega si dice contrariato riguardo alle leggi discriminanti vigenti nello stato dove è cresciuto

E’ di ormai qualche settimana fa la notizia che la NBA ha deciso di spostare l’edizione 2017 dell’All Star Game da Charlotte a New Orleans a causa di problemi politici legati all’approvazione in North Carolina di leggi anti-LGBT.

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Ad affiancarsi alla NBA in questa lotta contro le discriminazioni si inserisce quello che, ad oggi, è uno dei personaggi più influenti di tutto il mondo sportivo, ossia Stephen Curry. L’MVP della lega si è detto speranzoso che i legislatori dello stato in cui è cresciuto, ossia proprio il North Carolina, effettuino modifiche al cosiddetto “Bathroom Bill“: quella legge tanto discussa e che ha causato due gravi perdite per lo stato, ossia l’organizzazione dell’All Star Game e del Torneo NCAA.

Curry si è detto “favorevole ad un trattamento giusto e uguale per tutti“, aggiungendo, anche con dispiacere, che

fino a quando non verranno fatti cambiamenti, in North Carolina bisognerà abituarsi a questi problemi”

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