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Golden State Warriors

Mark Jackson su Steph Curry: “Potrebbe fare del male al Gioco”

L’ex allenatore di Golden State “critica” le gesta di Steph Curry, spiegando come i ragazzi desiderosi di imitarlo potrebbero trascurare alcuni aspetti fondamentali della pallacanestro.

Steph Curry ed il suo basketball: sono questi due degli argomenti principali che da oltre un anno a questa parte stanno letteralmente dominando l’universo NBA, complici ovviamente le sue straordinarie prestazioni individuali, che lo hanno portato lo scorso campionato a vincere il premio di MVP della regular season, e le prestazioni di tutta la squadra, con i Golden State Warriors che a Giugno hanno potuto festeggiare uno storico titolo conquistato ai danni dei Cleveland Cavaliers. 

Steph Curry e i suoi GSW ad oggi sembrano essere ripartiti sulla falsa riga del finale della scorsa stagione, aumentando la qualità del loro gioco e dei loro risultati: la franchigia è primissima ad Ovest, dopo aver sbriciolato record su record, con lo strepitoso taccuino personale che recita 28 vittorie a fronte di una sola sconfitta, mentre Steph ha sin qui implementato ulteriormente le sue statistiche (30.8 punti a partita con il 51.3% dal campo in questo campionato contro i 23.8 punti e il 48.7% dal campo dello scorso anno).

Ma non è tutto oro quello che luccica, almeno secondo alcuni addetti ai lavori che interpretano le gesta di Steph Curry in maniera non troppo positiva. In particolare è nientemeno che Mark Jackson, ex capo allenatore dei Warriors dal 2011 al 2014 ed attualmente commentatore televisivo, ad evidenziare qualche aspetto (o meglio qualche effetto) negativo del gioco di Steph Curry. Queste le parole di Jackson pronunciate durante la telecronaca della gara di Natale tra Warriors e Cavaliers e raccolte per noi da Chris Walder di The Score:

“Sotto un certo aspetto, lui (Curry, ndr) fa male al Gioco. Nello specifico intendo che spesso vado in alcune palestre delle scuole superiori e vedo questi ragazzi che, come prima cosa in assoluto, non fanno che correre verso la linea dei 3 punti. Non siete Steph Curry ragazzi, lavorate su altri aspetti del vostro gioco. La gente non crede che Curry sia solo un tiratore killer ed è per questo che è l’MVP, è un giocatore completo. Se qualche giocoliere di una scuola superiore prendesse i tiri che prende Curry, e ciò fosse condonato dal loro allenatore, dovrebbero vergognarsi entrambi”.

Un pensiero per i ragazzi più giovani quello di Mark Jackson, desideroso che sin da piccoli i futuri atleti lavorino sui fondamentali del Gioco a 360 gradi; siete d’accordo con lui o l’ex allenatore di Steph Curry si sta facendo troppi scrupoli?

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