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Miami Heat

Gerald Green ha dato un pugno in faccia all’uomo che ha cercato di aiutarlo

Emergono nuovi dettagli relativi all’incidente di pochi giorni fa che ha coinvolto Gerald Green.

Nella giornata di mercoledì 11 Novembre la polizia di Miami ha rilasciato un interessante rapporto sull’incidente che ha coinvolto in prima persona Gerald Green. Secondo il report della polizia, il giocatore degli Heat ha prima preso a pugni un uomo, poi ha lottato con i paramedici che cercavano di aiutarlo ed infine è stato ammanettato, in modo tale che il personale medico potesse soccorrerlo e trasportarlo in un centro traumatologico per le cure del caso.

Continuando a leggere il verbale della polizia, risalta agli occhi il fatto che l’uomo che è stato picchiato da Green non abbia voluto poi sporgere denuncia nei confronti dell’ex-vincitore della Gara delle Schiacciate.

Questo report permette così di fare maggiormente luce sulla misteriosa assenza di Gerald Green dai Miami Heat e sui motivi che hanno portato la franchigia della Florida a sospendere l’esterno per due partite di stagione regolare. Green tornerà a disposizione di coach Erik Spoelstra a partire dall’allenamento di squadra fissato per questo sabato.

Sempre secondo il rapporto, Gerald Green ha chiesto al personale della reception dell’edificio nel quale abitava di chiamare il Miami Fire Rescue intorno le 10:20 del 4 Novembre. Lo staff dell’edificio ha inoltre dichiarato di aver visto chiaramente le mani del giocatore completamente sporche di sangue.

Green, recita il report, si è poi diretto nel cortile del palazzo ed è crollato a terra sulla rampa del parcheggio custodito. Dopo essersi rialzato, la guardia è tornata all’ingresso dell’edificio grazie all’aiuto di un uomo che cercava di sorreggerlo e aiutarlo. Green, a questo punto, ha rifilato un pugno all’occhio destro del buon samaritano. Nel frattempo è sopraggiunto il personale sanitario che ha cercato di fermare l’ira insensata del giocatore dei Miami Heat, grazie anche all’aiuto della polizia che lo ha ammanettato perché “opponeva resistenza alle cure mediche e minacciava i presenti”.

Seguono aggiornamenti.

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