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Minnesota Timberwolves

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Era il tormentone dei Beatles nel 1967 ed è il dilemma odierno di molte dirigenze NBA. Tutto quello di cui hai bisogno è Love, ma nessuno conosce il suo futuro. Dopo mesi di congetture e a pochi giorni dall’ inizio di una delle più roventi free agency di sempre, una cosa è certa: Kevin Love lascerà Minnesota. Resta da capire se il nipote del cantante dei Beach Boys farà i bagagli quest’anno o, secondo  i termini contrattuali, aspetterà la prossima stagione quando diventerà effettivamente free agent.  Le squadre interessate a lui sono molte. Quelle nelle condizioni di poter offrire buoni assets in cambio, già di meno.  Diamo uno sguardo alle sue possibili mete

LOS ANGELES LAKERS

Love andava al college a UCLA ed è cresciuto in California.  I Lakers hanno spazio salariale e un grande mercato da offrire al lungo dei Timberwolves, ma la domanda è se dispongono di altrettante pedine con cui poter pareggiare le offerte di altre squadre.

I gialloviola hanno la settimana scelta assoluta, che si vocifera siano intenzionati a cedere per arrivare a giocatori di prima fascia come Klay Thompson con cui imbastire una trade per mettere le mani su Love. Il problema è che la settima scelta senza altri giocatori da piazzare nell’offerta, può non essere sufficiente. I Lakers potrebbe puntare su una sign-and-trade con Gasol e metterlo nel pacchetto insieme alla settimana scelta, in modo da completare l’affare. Gasol potrebbe aprire a scenari interessanti come  la formazione di un’ asse spagnolo con Rubio. In cambio di Love, un All Star veterano come Pau e la possibilità di prendere un grande prospetto in questo ricco draft.

 

 

 

 

 

GOLDEN STATE WARRIORS

I Warriors  sono il tipico contesto da win-win, che asseconderebbe le richieste di entrambe le parti . Golden State, per diventare squadra da titolo, ha bisogno di un ultimo tassello da affiancare a Steph Curry. I Timberwolves necessitano di profondità e di asset in grado di compensare la partenza di Love. Un trade che coinvolga David Lee e Klay Thompston per Love, potrebbe funzionare per ambedue le squadre.

Con Lee,che ha chiuso l’ultima stagione viaggiando a 18 punti e 9 rimbalzi di media, i Timberwolves avrebbero a roster un’ala forte con l’effort del calibro di un All Star. Lee è inoltre atletico e mobile, combacerebbe perfettamente con un big man stazionario come Pekovic. Thompson darebbe a Minnesota un  giovane del potenziale di un All Star, un morbido tiratore e un’ala capace di difendere egregiamente  tre ruoli. Un nucleo composto da Rubio, Thompson, Lee e Pekovic, potrebbe assolutamente competere per un posto ai playoff.

I Warriors, nel frattempo, avrebbero le carte in regola per diventare una delle favorite al titolo. Con due giocatori come Curry e Love, che si completano in attacco, supportati da due esterni atletici e difensivi come Igoudala e Harrison Barnes, potrebbero formare un quartetto All Star. Senza dimenticare l’apporto difensivo nella restricted area di Andrew Bogut, non l’ultimo dei centri.

 

BOSTON CELTICS

I Celtics sono in  piena modalità rebuilding e hanno le scelte  del draft da potersi giocare, inclusa la sesta e  la 17° assoluta. Mettere Love nello stesso roster di Rajon Rondo, potrebbe essere il modo ideale per premere sul tasto reset. Un pacchetto composto dall’ala versatile Jeff Green, la guardia dall’alto QI cestistico e incline alla difesa Avery Bradley e la 17° scelta si prospetta come una discreta offerta. Rondo e Love formerebbero la coppia perfetta per giocare pick and roll, considerato che entrambi sono eccellenti passatori.

Ma Rondo e Love da soli, non sarebbero un nucleo da titolo NBA, Boston potrebbe ingaggiare un terzo giocatore da max contract da accoppiare ai due All Star.

Dall’altra parte, Green sarebbe un ottimo rinforzo per i Timberwolves. E’ ancora giovane, sa tirare, passare e farsi sentire a rimbalzo. Cosa più importante, Green fornirebbe atletismo accanto a Pekovic. Bradley è un asso nella propria metà campo e potrebbe spendere alcuni minuti giocando al fianco di Rubio. La soluzione del doppio play, darebbe maggiore velocità da una parte, ma formerebbe la coppia di esterni con il tiro peggiore della lega.

 

CHICAGO BULLS

I tori rossi sono alla disperata ricerca di un true shooter che  aiuti Rose a spingere l’attacco. Love potrebbe fare al caso dei Bulls.

Per ottenere il lungo di Minnesota, Chicago potrebbe offrire le prime scelte che ha in questo draft, la 16° e la 19°  chiamata più Taj Gibson e qualche riempitivo salariale per mandare in porto la trade. Se i Timberwolves lo richiedono, potrebbero puntare su Carlos Boozer, ma presumo che il loro target sia il più giovane e promettente Gibson. Jimmy Butler potrebbe essere allo stesso modo un buon acquisto.

I Timberwolves sarebbero in questo modo riforniti da una base di giovani e promettenti giocatori con le tre prime scelte e l’acquisto di Gibson, che pur non essendo a livello all-star, è un’ala grande da starting five che gioca intensamente ad ogni palla a due.

Nel Frattempo, i Bulls riuscirebbero nell’intento di abbinare il più forte lungo della lega nella metà campo offensiva con il miglior difensore dell’anno. Incrociando le dita per un Rose in salut,e e Chicago avrebbe tre superstar, senza contare un’ala giovane e con ampi margini di miglioramento come Butler( che se riescono a tenerlo) verrà designato(come ha fatto in questa stagione) a difendere il più forte giocatore della squadra avversaria.

 

CLEVELAND CAVALIERS

Cleveland ha pescato la prima scelta assoluta per la terza volta in quattro anni. Per ora, ne hanno azzeccata una su due. Al netto, Kyrie Irving è stata la scelta più sensata della dirigenza Cavaliers dai tempi di Lebron. Mentre la prima scelta dello scorso anno, Anthony Bennett, si è rivelata un clamoroso bust. Avendo Accumulato lottery pick negli ultimi 4 anni, i Cavs potrebbero essere pronti ad alcune grandi mosse.

Immaginate questo scenario: i Cavs scambiano Waiters e Thompson per Love, tagliano i giocatori sotto team options ( Varejao 10 milioni, Gee 3,2 e Hopson 2,4) e liberano spazio salariale per ingaggiare…Lebron James. Ottengono la prima scelta assoluta,  Love attraverso la trade, tengono Irving e hanno abbastanza spazio per inseguire Lebron nella free agency. Un poker d’assi che farebbe saltare il banco.

Una line up composta da tre megastar come James, Irving e Love e la prima scelta assoluta. Blatt si troverebbe alla sua stagione d’esordio in NBA con un roster pazzesco su cui lavorare e infondere i suoi dettami difensivi che l’hanno reso famoso in Europa.

 

Chiuso il capitolo ipotesi,  è difficile che Love si muova prima di febbraio. Le offerte attuali non sono abbastanza convincenti.  A partire dalla settima scelta che i Lakers potrebbero offrire a Minnesota, in un draft con grandi talenti ma poco profondo, alla settima chiamata può essere anche troppo tardi per mettere le mani su merce pregiata. Golden State sembrava la favorita, ma dopo aver deciso di separare gli Splash Brother, la dirigenza dei Warriors si è divisa sul nome di Thompson: per una parte del management è sacrificabile, visto che nel 2015 sarà restricted free agent ed è un candidato al massimo salariale che Golden State però non gli può offrire, per un’altra no. Ai Celtics serve un terzo All Star e ai Bulls la garanzia di un Rose sano, per avere appeal su Love.

Come è estremamente improbabile che finisca ai Cavs( e lo scenario sopra esposto si realizzi). Waiters e Thompson non sono la giusta contropartita e Minnesota non cederebbe Love per ritrovarsi senza un uomo franchigia.  Quindi, che ne sarà di Love? Per una risposta, meglio attendere la prossima trade deadline.

 

 

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