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playoffs 2014

Playoffs Preview: San Antonio Spurs vs Portland Trail Blazers

I Playoffs sono iniziati ormai da tre settimane abbondanti e per gli intrepidi che hanno seguito integralmente, o quasi, questa maratona del baloncesto, che è stato il primo turno, il sonno è solo un lontano ed offuscato ricordo. Tra la moltitudine di gare 7 ed i finali thriller, della stragrande maggioranze delle altre partite, ormai il jet lag è stato ampiamente assorbito e quello scorgere la luce dell’alba, che tanto destava stupore nelle prime sfide occidentali, è diventato la norma. Onore a voi se fate parte di questo ristretto esercito di zombie che si nutre di palla a spicchi ma non illudetevi, siamo solo all’inizio. Tra le Semifinals di Conference a spiccare tra le altre è sicuramente Spurs-Blazers, se non altro per le magnifiche serie che entrambe le fazioni hanno regalato nel primo turno. Portland è riuscita a qualificarsi imponendosi sui Rockets per 4-2; San Antonio ha sofferto più del previsto nel derby texano, contro gli organizzatissimi Mavs di coach Carlisle, riuscendo ad ottenere il lasciapassare solo all’ultima gara utile.

I PRECEDENTI:
In regular season le due franchigie si sono affrontate complessivamente quattro volte spartendosi in egual misura vittorie e sconfitte (2-2). I successi di Portland sono stati rispettivamente di 10 e 9 punti mentre quelli di San Antonio di 2 e 13. Le squadre sono sempre andate in tripla cifra (tranne una volta i Blazers). Per quanto riguarda la squadra dell’Oregon i numeri più significativi, contro i texani, sono quelli di Lillard, Aldridge, Batum e Matthews:
Lillard: il rookie dell’anno della passata stagione è il miglior realizzatore dei Blazers contro gli Spurs con i suoi 25 punti di media, le buonissime percentuali da 2 tuttavia cozzano con il misero 30% raccolto nelle sfide agli uomini di Popovich da oltre l’arco.
Aldridge: il lungo nativo di Dallas ha preso parte solo a tre dei quattro scontri diretti in stagione regolare e nonostante qualche difficoltà a rimbalzo ha goduto di enorme libertà offensiva, tirando con eccelso 56% dal campo.
Batum: il francese sfruttando il favorevole accoppiamento difensivo (tema che affronteremo più avanti) è riuscito ad incidere negli scontri in tutti i dati statistici grazie a 10 rimbalzi di media, oltre 10 punti e 6.3 assist.
Matthews: per l’esterno di Ripcity contro i SAS è stata la sagra del tiro dall’arco, infatti ha fatto registrare in media 3 triple segnate a gara con un abbondante 52%.

Analizzando le statistiche negli scontri diretti dalla parte degli Spurs è più difficile trovare rilevanti dati statistici, date le numerose defezioni alternate nei diversi incroci tra le due squadre. A colpire è il fatto che ben sette giocatori risultino in doppia cifra di media e addirittura nove hanno segnato più di nove punti a gara. Tra i più produttivi da segnalare il nostro Marco Belinelli autore di 15,5 punti a sera nei confronti con Portland.

I VANTAGGI DI PORTLAND:
I Blazers sono senza dubbio una delle più perfette macchine offensive della lega; tutti i giocatori del quintetto di Stotts hanno a disposizione un vastissimo bagaglio di soluzioni per concludere a canestro e questo sarà un grosso problema per gli Spurs soprattutto per la divisione della marcature. Aldridge è cliente molto ostico per la difesa texana, il 12 di Portland ha un range di tiro che costringe i lunghi avversari a rispettarlo da ogni posizione e allo stesso tempo è in grado di dominare spalle a canestro. LaMarcus ha dimostrato contro i Rockets, soprattutto in gara 1 e 2, di poter comodamente scollinare quota 40 se non difeso a dovere. La due principali soluzioni per coach Pop saranno Splitter e soprattutto Diaw che pare il più adatto ad accoppiarsi con Aldridge e proprio per questo avrà un ampio minutaggio nella serie. Il secondo problema difensivo interessa, ovviamente, Damian Lillard. Difficile trovare qualcuno che possa contenere la straripante classe del prodotto di Weber State University: Green e Parker non sembrano valide soluzioni, il più plausibile nella marcatura di Lillard pare essere Leonard ma, come logica conseguenza, gli Spurs si dovranno rassegnare a subire molto da Batum. Mills sembra essere una buona alternativa in uscita dalla panchina per marcare Damian.
Più semplici sembrano gli accoppiamenti in casa Blazers che nella marcatura uomo a uomo dovrebbero riscontrare meno difficoltà, salvo capire come decideranno di adattarsi sul pick ‘n roll di San Antonio, ma questo potrà essere chiaro solo dopo gara 1.

I VANTAGGI DI SAN ANTONIO:
Il principale punto a favore per gli Spurs sta nella panchina. Come ben noto i Blazers possono contare quasi esclusivamente sull’apporto di Mo Williams (che contro San Antonio viaggia a 15,5 punti di media) mentre Popovich dalla sua ha uno dei roster più lunghi in assoluto. Ginobili, Diaw, Belinelli, Mills sono giocatori che alla lunga potranno portare benefici importanti e che senza problemi potranno stare in campo anche nei momenti chiave (per l’argentino il discorso è superfluo). Non a caso tutti questi giocatori scollinano la doppia cifra contro i Trail Blazers. Un altro notevole vantaggio per gli Spurs sarà nella fluidità offensiva: la velocità dei ribaltamenti, gli scarichi su penetrazione ed i passatori sublimi potranno comodamente armare le mani dei tiratori e mettere sotto scacco una difesa di certo non perfetta come quella di Portland. Il fattore esperienza gioca inoltre a favore di San Antonio che con ogni probabilità saprà gestire meglio dei rivali una serie che si preannuncia lunga e logorante. Il duo Ginobili-Parker è sembrato in condizione straripante contro i Mavs e con l’apporto dell’immortale Duncan coadiuvato dal fattore campo gli Spurs posso di certo vantare il favore dei pronostici.

GLI UOMINI CHIAVE:
Nicolas Batum: dall’abilità del francese nello sfruttare il possibile mismatch con Green dipenderà molto delle sorti dei Blazers. Batum sarà probabilmente “l’uomo sfidato” da San Antonio, toccherà a lui rispondere e costringere coach Popovich ad aggiustare le marcature lasciando maggior libertà a Lillard o meno. Se il numero 88 riuscirà ad avere impatto nella serie i Blazers avranno buone possibilità di giocarsela.

Boris Diaw: da un galletto all’altro il suono della marsigliese echeggia in questa serie. Il lungo degli Spurs come già detto avrà un cliente difficile in Aldridge e proprio dalla sua difesa dipenderanno le sorti di San Antonio. Limitando LaMarcus e riuscendo a trovare continuità offensiva potrà essere veramente lui l’uomo chiave per Popovich.

PRONOSTICO:
In tutta franchezza non me la sento di espormi, almeno non prima di aver visto una o due partita. Certo i vari esperti del settore danno San Antonio per ultrafavorita ma io non darei per morti così facilmente quelli di Ripcity. Il mio augurio è quello che queste due squadre ci regalino uno spettacolo che regga il confronto con i loro primi turni e che si vada avanti il più possibile, magari arrivando ad una gara 7 con 0.9 secondi alla fine e palla in mano a Lillard…

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