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Clippers-Thunder, Top & Flop di gara 1

Provenienti da due gare 7 contro Golden State Warriors e Memphis Grizzlies, Los Angeles ed Oklahoma City si sono scontrate la scorsa notte alla Chesapeake Energy Arena per gara 1 delle semifinali della Western Conference. Contro ogni pronostico, la partita è stata a senso unico fin dal primo quarto, con Chris Paul che ha guidato i suoi ad una larga vittoria per 122-105. Andiamo quindi a vedere i Top e Flop del primo round tra Thunder e Clippers:

LOS ANGELES CLIPPERS:

Chris Paul, 9: dopo un primo turno passato ad orchestrare i compagni lasciando le luci della ribalta a Griffin e Jordan, CP3 è tornato a fare la voce grossa con una prova mostruosa; i 32 punti con 12/14 al tiro e 8/9 da tre punti infilati davanti ai 20.000 di Oklahoma City hanno lanciato i suoi fin dal primo quarto, dove è stato capace di sfoderare addirittura 17 punti  con 5 triple. Se il tutto è condito da 10 assist, non è difficile spiegarsi il +17 finale dei suoi. Leader.

Doc Rivers, 8: dietro al salto di qualità mentale che sta contraddistinguendo i “Velieri” in questa postseason è evidente la mano di Doc. L’ex coach dei Celtics ha dato ai suoi una dimensione da contender, limitando al massimo i cali di concentrazione che avevano evidenziato Griffin e compagni nelle passate stagioni. Dal 39-25 di fine primo quarto LA non guarda più indietro, permettendo ai Thunder di rosicchiare qualche punto solamente nel finale.

Blake Griffin, 7,5: giornata in ufficio per il #32 dei Clippers, che facilitato dalla prestazione di Paul non deve prendersi troppi oneri nella metà campo avversaria, così come a rimbalzo (5 totali per lui), dove l’inefficacia offensiva dei Thunder non fornisce molti palloni arpionabili. Da sottolineare comunque la grande precisione al tiro, con i 23 punti finali frutto di un ottimo 9/12 dal campo.

 

OKLAHOMA CITY THUNDER:

Russell Westbrook, 5: non può essere sempre lui il capro espiatorio delle sconfitte dei Thunder, ed infatti il pesante KO casalingo di stanotte non porta la sua firma (almeno non in quantità troppo rilevante). L’ex UCLA cerca di giocare la sua partita, senza prendersi forzature in attacco (9/14 dal campo) e colpendo con grande precisione dalla linea della carità (9/10), il tutto per 29 punti totali. Se però i suoi sono stati dominati dagli avversari, qualcosa che non è andato ci dovrà pur essere. Se già non farà piacere ai tifosi di OKC vedere che gli assist di Westbrook sono stati solo 4, la colpa maggiore riguarda con ogni probabilità la scarsa difesa su Chris Paul; playmaker dei Clippers era in serata di grazia, vero, ma più copertura sugli scarichi magari avrebbe evitato di vedersi sparare in faccia 8 triple.

Kevin Durant, 4,5: il neo MVP della regular season ha giocato una partita al di sotto delle sue possibilità, contrariamente a quanto possano suggerire i 25 punti finali messi a referto, frutto di 9/19 dal campo. KD non è mai stato in grado di caricarsi la squadra sulle spalle, cosa che si aspettano da lui i suoi compagni nei momenti di maggiore difficoltà. Come sempre non c’è mai un solo responsabile dopo una grande sconfitta, ma il Durant visto all’opera stanotte non è stato quello dei mesi scorsi.

Scott Brooks, 4: ancora una volta, nel momento in cui i Thunder si sono inceppati offensivamente e difensivamente, incapaci di arginare lo strapotere di Paul & Co, il loro allenatore non è stato in grado di dare una scossa alla squadra, lasciando che fossero le sue star, tra l’altro non in serata, a provare a ribaltare le sorti del match. Prima ancora dei giocatori, probabilmente, il vero salto di qualità deve farlo lui.

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