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Indiana aspetta Atlanta. Dopo tanta attesa, è giunta l’ora della resa dei conti

Inseguito per tutta la Regular Season, ottenuto, sciupato, e adesso (forse) provvidenziale. Il fattore campo è stato croce e delizia del cammino 2013-2014 degli Indiana Pacers. I campioni della Eastern Conference confidano nel calore del pubblico per superare un ostacolo capace di rivelarsi rognoso, a tratti insopportabile. In questa serie la Bankers Life FieldHouse ha già assistito a due capitomboli dei propri beniamini, puniti a domicilio dalle cannonate di Teague e compagni. Gara 7 rappresenta il momento giusto per passare alla cassa, esibire lo scontrino e ritirare il premio di partecipazione alle semifinali. Più facile a dirsi che a farsi. Dall’altra parte della barricata scalpitano gli Atlanta Hawks, con la bava alla bocca per un traguardo che se tagliato li catapulterebbe nel gotha della franchigia.

Pacers e Hawks una buona notizia l’hanno ricevuta nella giornata di venerdì, quando l’NBA ha concesso la grazia a George Hill e Mike Scott dopo le scaramucce di Gara 6. Niente squalifica, li vedremo sul parquet uno in veste di titolare e l’altro come arma letale dalla panchina. Stesso destino è toccato a Paul George. Il 24 di Indiana ha fatto tremare il tifo giallo-blu, causa una “leggerezza” che per poco non gli costa la tribuna. Gli estremi per chiudere un occhio c’erano tutti: ad essere sinceri si è trattato di una sciocchezzuola e la presenza degli organici al completo favorirà lo spettacolo.

Budenholzer il suo dollaro lo scommette su Jeff Teague. Il playmaker nativo di Indy supererà il magone, farà appello alla professionalità e cercherà in ogni modo di regalare un dispiacere alla sua gente. Destini incrociati, crudeli ma appassionanti perchè tutti siamo curiosi di vedere come andrà a finire. Anche Vogel, affezionato alla solita minestra, si consegnerà alla solita routine. L’unico ballottaggio è quello, fino a ieri inverosimile, tra Hibbert e Copeland. Sì, proprio lui, la mascotte dello spogliatoio. A stravolgere le gerarchie ci hanno pensato l’involuzione del pivot giamaicano e il ko di Bynum. I centimetri di Chris, bravo anche nel tiro da fuori, potrebbero rivelarsi una manna dal cielo. Al secondo turno ci sono i Washington Wizards a fare capolino. Il sogno è raggiungerli, ma prima di pensare a Wall bisogna abbattere un altro muro chiamato Atlanta.

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