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Il commissioner NBA annuncia la massima priorità all’innalzamento dell’età minima per i giocatori NBA

E’ abbastanza chiaro a tutti che l’aumento del limite di età dagli attuali 19 a 20 è una delle priorità nell’agenda di Adam Silver.

Ora ha ottenuto anche il sostegno dei proprietari delle franchigie e può quindi spingere nella direzione prefissata.

Questo è ciò che è stato detto dopo due giorni di incontri con i proprietari, il primo dopo l’insediamento come commissioner al posto di David Stern lo scorso 1 Febbraio. Silver ha subito spinto per portare all‘incontro delle parti tra il presidente dell’NCAA, Mark Emmert, e i proprietari NBA per discutere l’innalzamento del limite di età.

“Se stiamo per avere successo in questo progetto, parte integrante in queste negoziazioni va alle trattative con i giocatori presso i rispettivi college in quanto si deve colmare il divario che c’è tra le spese e la copertura economica delle borse di studio. Non abbiamo ancora guardato specificatamente all’aspetto economico per creare l’incentivo economico che permetta loro di rimanere al college. Questa è un opzione che è nell’aria già da anni, ma nessuno ha ancora messo qualcosa sul tavolo delle trattative.” Queste le parole di Adam Silver ai microfoni di ESPN.

La direzione intrapresa è forse anche più grande. Si tratta infatti di una trattativa con il sindacato dei giocatori NBA, il quale è ancora nella fase di scelta di un amministratore esecutivo (si spera di averne uno nuovo permanente per l’inizio della prossima stagione). I giocatori vorrebbero delle concessioni per lasciare che i proprietari prendano la strada che vogliono.

Una delle cose da mettere sul tavolo è la riduzione drastica del salario in D-League. dove al momento il salario massimo supera i 28mila dollari a stagione. Inoltre in D-League non vi è nessun limite di età, e quindi questa potrebbe essere un’alternativa al college per i giocatori delle high school che vogliono guadagnare soldi facili.

Mettendo da parte per un momento l’argomento dell’età su cui si dibatte in questo momento in NBA, se i proprietari vogliono davvero questo dovranno essere disposti a compromettere altri settori per ottenerlo. In caso contrario la faccenda si complicherebbe alquanto. Di nuovo, è anche questa una trattativa.

 

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