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Miami Heat

Gli Heat non vogliono usare l’Amnesty

I soldi in questo momento non sembrano essere un problema a Miami. Come detto ieri in conferenza da Pat Riley la squadra campione NBA non ha intenzione di usare l’Amnesty in modo da alleggerire la luxury tax che dovranno pagare la prossima stagione.

Per ora non abbiamo nessuna intenzione di usare l’amnesty.

Queste le esatte parole del Presidente degli Heat, il quale ha aggiunto

Vogliamo vincere e vogliamo vincere l’anno prossimo e proveremo a fare tutto il possibile per riuscirci. Quello che ho detto a fine stagione è quello che penso, voglio provare a tenere questo gruppo intatto il più a lungo possibile perché questa è una squadra da titolo e continuerà ad esserlo.

Ad oggi Miami pagherebbe 30 milioni di dollari di luxury tax che però potrebbero ridursi di un quarto se amnistiassero uno tra Joel Anthony e Mike Miller.

Miami è ancora la favorita a Est, e per il titolo, ma molte squadre, Brooklyn su tutte, si sono rinforzate notevolmente.

Sul fronte mercato Riley ha ammesso di aver cercato un giocatore perimetrale durante la free-agency e che continua a tenersi in contatto con Greg Oden, il quale tenta il rientro la prossima stagione dopo anni di infortuni.

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