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Sheed torna ai Pistons: farà l’assistant coach

Ritiratosi dalla pallacanestro giocata la stagione appena conclusa, Rasheed Wallace ha deciso di continuare però a rimanere nel giro della NBA. Dopo una carriera quasi ventennale, infatti, pare abbia trovato un accordo con i Detroit Pistons, sua ex squadra, per un posto come assistant coach.

Tale posizione si è “materializzata” non appena i Pistons hanno assunto Maurice Cheeks come capo allenatore; proprio quest’ultimo, ha dichiarato ad espn.com che si stanno formalizzando gli ultimi dettagli per ‘Sheed, che si occuperà di lavorare specialmente con i giovani di casa Detroit, come Andre Drummond e Greg Monroe.

“Porterà senz’altro tutto il suo bagaglio culturale cestistico per poter aiutare al meglio i nostri ragazzi – ha dichiarato il coach, mentre assisteva al match della squadra di Summer League – Saprà sicuramente come meglio approcciarsi ai ragazzi per insegnare loro come giocare determinate posizioni, che hanno reso lui e la squadra campioni anni fa.”

“Ovviamente, sarà un onore per me imparare da un grande come Wallace – ha invece detto Monroe – quand’ero piccolo, mi piaceva guardarlo in tv, era un giocatore straordinario.”

Wallace ha chiuso la propria carriera con 14.4 punti e 6.7 rimbalzi di media, ed è considerato uno dei migliori tiratori della lega di tutti i tempi. Non a caso, ha segnato più di 16 mila punti e più di 1000 tiri da 3, raggiungendo inoltre due volte le Finals con i Pistons.

‘Sheed è però anche conosciuto per la sua tempra sul parquet: detiene infatti il record per maggior numero di falli tecnici (317) ma, nonostante ciò, ha dichiarato di voler cambiare totalmente, assumendo un aspetto più propositivo e quieto nei confronti del nuovo lavoro.

L’ex giocatore dei Knicks, ha anche ricevuto alcune simili proposte proprio dalla sua ultima squadra, ma ha chiaramente preferito Detroit sia per i felici trascorsi, sia per la vicinanza con i propri figli, residenti nelle vicinanze della città del Michigan.

A questo punto, però, non rimane che aspettare l’inizio della regular season e capire se, il lavoro svolto dall’ex numero 36, avrà dato i suoi frutti o meno e se, soprattutto, sarà riuscito a mantenere quella calma che in campo spesso perdeva.

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