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Miami sul 3-2, James e Haslem protagonisti

In un’importantissima gara-5 della Finale della Eastern Conference i Miami Heat hanno avuto la meglio sugli Indiana Pacers, portandosi avanti 3-2 nella serie. E’ stata una partita a due facce: ospiti sempre avanti nella prima metà, terzo quarto furioso dei padroni di casa che hanno poi controllato nell’ultimo periodo. 30 di James, coadiuvato da un’altra buona prova di Udonis Haslem. Per Indiana molto positivi i soliti George e Hibbert.

I primi due minuti, per usare un termine calcistico, trascorrono a reti inviolate, uno zero a zero che tradisce la posta in palio in questa partita. Indiana, nonostante il secondo fallo prematuro di Stephenson, sfrutta un parziale di 7-0 e si porta avanti. I protagonisti in ottica Pacers hanno due nomi e due cognomi: Paul George e Roy Hibbert. Saranno loro infatti a segnare tutti i punti di Indiana nel primo quarto. Dall’altra parte esitanti Bosh e Wade, per James pochi punti e qualche palla persa di troppo. La prima frazione di gioco si chiude sul 23-19 per gli ospiti, con 13 di George e 10 di Hibbert. Per gli Heat un discreto Mario Chalmers.

I due giocatori di Indiana continuano a crivellare di colpi il canestro di Miami anche all’inizio del secondo quarto. Scintille Andersen-Hansbrough, i soliti sospetti, con il Birdman che si becca il flagrant oltre al doppio tecnico. La partita si gioca decisamente al ritmo dei Pacers che dominano in lungo e in largo sotto canestro. Spoelstra ricorre al quintetto lungo, anche perchè Battier continua a soffrire da tre punti. Solo 8 minuti alla fine per il prodotto di Duke. Timidi segni di risveglio di Bosh, che in difesa però vede i sorci verdi a causa di uno scatenato David West, che ne mette 10 nel solo secondo quarto. James cerca di tenere in partita i suoi, ma si accontenta solo di jumper stante l’ottima difesa di Indiana. All’intervallo è 44-40 per i Pacers, che hanno tirato col 51% dal campo, contro il 43 dei loro avversari.

Prima dell’inizio del terzo quarto, grazie al contributo dell’inimitabile Craig Sager, si viene a sapere che LBJ cambia scarpe e, soprattutto, striglia i suoi compagni. Miami parte con un 7-0 ed entra presto nel bonus. Indiana, nonostante il quarto fallo di Hill, in un primissimo momento riesce a tenere testa ai campioni in carica. Altre scaramucce in campo, con un triplo tecnico comminato a West, Haslem e Chalmers. Nonostante un Wade totalmente invisibile e con problemi al ginocchio, James attacca in versione Cleveland, con uno one-man show che sopperisce alle difficoltà degli altri componenti del Big Three. A dare una grossa mano all’MVP accorre Udonis Haslem. Come in gara-3 la bandiera degli Heat ritrova la mano dai 5-6 metri, segnando 10 punti nel quarto. Con il campo lievemente allargato è più semplice anche per Lebron attaccare in profondità. Il parziale stordente è di 19-4 per i padroni di casa, con i Pacers che non segnano dal campo per lunghi minuti. Il punteggio alla sirena è 70-57 per gli Heat con 16 in 12 minuti per James, più di Indiana che si ferma nel complesso a 13 col 21%.

Coach Vogel carica nel mini-riposo i suoi, che in avvio dell’ultimo periodo confezionano un 5-0 con George e Hansbrough. Il quarto quarto scorre nel filo dell’equilibrio. Le due squadre si scambiano canestri, con Hibbert che tiene a galla i suoi. Miami al massimo arriva sul +15, Indiana mai sotto il -10. Duello nel duello James-Stephenson, col secondo che tiene botta in più di un’occasione. A chiudere i conti ci pensa di nuovo Haslem, con jumper+sfondamento, una sequenza che spegne le ultime speranze dei Pacers. Alla sirena il punteggio finale è 90-79 per Miami.

30+8+6 per LBJ, 16 (8/9) per Haslem. Solo 10 per Wade, ancora peggio Bosh che si ferma a quota 7. Per gli ospiti 27+11 di George, 22 di Hibbert, con solo 6 rimbalzi, e 17+8 West. Molto male il backcourt di Indiana, con Stephenson che segna 4 punti e Hill uno solo.

Sostanziale equilibrio nelle statistiche di squadra. 50% per Miami, grazie al secondo tempo, contro il 45 degli avversari e nonostante un pessimo 58% dalla lunetta. 33-32 a rimbalzo per i Pacers, con 6 offensivi per parte. Nei punti in area 34-32 per i padroni di casa, che hanno saputo però sfruttare le 17 palle perse degli ospiti. Da segnalare solo 27 tiri liberi complessivi, un dato che nelle scorse gare veniva raggiunto a metà secondo quarto.

Ancora una volta gli Heat sono andati in difficoltà contro una squadra che ha ben individuato quali sono i punti deboli dei campioni in carica. Grande credito va dato alla difesa di Miami per un terzo quarto da assatanati, con raddoppi in post e veloci uscite a contestare gli scarichi ai tiratori. Solo un Haslem così preciso ha permesso di “aprire la scatola”, creando qualche varco a Lebron. Lo stesso non si può dire di Bosh che, secondo quarto a parte, dimostra di soffrire Indiana, in attacco e in difesa. Come era preventivabile, grande partita di George, a tradire è stato il backcourt che però ora potrà di nuovo beneficiare del fattore-Bankers Life Fieldhouse. Gara-6 è in programma nella notte italiana tra sabato e domenica. Per i Pacers è importante poter sfruttare il parquet casalingo per riportare la serie in Florida.

Alessandro Scuto

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