Mentre gli Indiana Pacers sono impegnati nella dura serie di playoff contro i New York Knicks, serie che al momento conducono per 2-1 dopo la vittoria in gara-3 a Indianapolis, importanti questioni in chiave di mercato si profilano all’orizzonte per la franchigia dello “stato del basket”.
Infatti David West, uno dei leader dello spogliatoio dei Pacers e uno dei giocatori fondamentali del roster a disposizione di coach Frank Vogel, diventerà free agent a fine stagione. Senza dubbio perdere la 32enne ala forte ex Hornets sarebbe un duro colpo e potrebbe anche ridimensionare le ambizioni di Indiana in chiave futura. Da parte sua il front office dei Pacers è fortemente intenzionato a tenere il giocatore; e dalle sue recenti dichiarazioni anche David West non disdegna la possibilità di rimanere a Indianapolis:
“Sono concentrato sulla stagione in corso e sull’obiettivo di finirla nel miglior modo possibile. Non penso molto a quello che avverrà in estate. Quando sarà il momento di trattare, ci siederemo attorno a un tavolo e parleremo. Ma io amo questa franchigia, questo gruppo di ragazzi, come ci stiamo evolvendo e la chimica che abbiamo creato. E so che questo gruppo ha tutte le credenziali per migliorare.”
West al momento è nell’ultimo anno del suo contratto biennale, in virtù del quale percepisce un salario in questa stagione di 10 mln di dollari. I Pacers al momento hanno impegnato 49 mln per il salary cap del prossimo anno, con la luxury tax ben distante a 70 mln di dollari. La domanda è quindi quale contratto offrirà Indiana a David West e se lo pagherà al netto del suo valore di mercato, qualunque questo sarà alla fine della stagione attuale, tenendo conto di un’eventuale concorrenza pronta ad alzare il prezzo.
Ma il progetto tecnico dei Pacers, che già da quest’anno vede la franchigia in rampa di lancio, in lizza per un risultato importante e con solo poche modifiche da fare per potere infine ambire giustificatamente a qualcosa di più della qualificazione ai playoff, è particolamente allettante per West e potrebbe infine rivelarsi l’arma in più di Indiana per convincere l’ala veterana della squadra di Vogel a non lasciare lo “stato del basket”.
