“Il 70% dei presenti tifava i Lakers, il 30% Indiana. Che schifo.!” Queste le parole che rimbombano ad Indianapolis il giorno dopo la partita persa dagli Indiana Pacers contro i Los Angeles Lakers. L’autore di queste dichiarazioni? George Hill, playmaker della compagine di casa. Hill si è detto amareggiato dall’atteggiamento del pubblico della Bankers Life Fieldhouse (peraltro i Pacers hanno vinto 26 gare casalinghe su 34, ndr). Il cestista classe 1986 ha poi aggiunto:
” Quelli che hanno tifato contro di noi sono gli stessi che a fine partita vengono a chiederci gli autografi. Eppure siamo attivi nella comunità, facciamo il nostro lavoro sia dentro che fuori dal campo. Stiamo vincendo. Qualcosa deve cambiare. L’atmosfera nella nostra arena non dovrebbe essere come quella di una gara in trasferta, specialmente in un match importante come questo. Si dice sempre che il pubblico è il 6° uomo, che di dà energie supplementari. Invece noi siamo stanchi, perdiamo palla e sentiamo applausi. Sbagliamo dei tiri e sentiamo applausi. E’ il genere di cose che ammazza l’umore, proprio perché sai di essere in casa. Non dovrebbe essere così. Soprattutto perché non siamo una squadra che va male, anzi. Siamo nella elite della Eastern Conference, stiamo vincendo la Central Division e dovrebbe sentirsi a livello di tifo. Invece non succede e non è mai successo durante l’anno. Non credo ci sia qualcosa che possiamo fare. Spetta ai tifosi cambiare atteggiamento. Noi dobbiamo andare avanti, preoccuparci solo di quello che succede all’interno dello spogliatoio e non del resto”.
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