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Toronto Raptors

Andrea Bargnani ammette: “Forse la mia peggior partita in NBA, e se mi scambiassero…”

“Questa sera è stata chiaramente una brutta serata. Potrebbe essere stata la peggiore della mia carriera.” Questo l’esordio di Andrea Bargnani di fronte ai giornalisti presenti negli spogliatoi dei Toronto Raptors per un primo commento a caldo dopo la sua brutta prestazione contro i San Antonio Spurs dove ha realizzato solamente 4 punti con un imbarazzante 2-19 dal campo. Poi Andrea continua:

“E’ difficile guardare al lato positivo in queste situazioni. Il mio tiro stasera non entrava. Non ero e non sono in panico. Qualche volta segni, qualche volta no. L’importante è comunque essere aggressivi.  Alcune delle mie stagioni sono state già molto buone, dal punto di vista personale. Nel 2010-11 ho segnato più di 20 punti a partita (21.4, ndr), in quella successiva ci sono andato vicino. Il fatto è che con i Toronto Raptors non ho giocato i playoff negli ultimi quattro anni, e questo è frustrante. Quanto alle critiche… I giornali sportivi non li leggo ormai da un paio d’anni. I numeri sono lì, basta andarseli a studiare». “

Sconfitta che ferisce, anche perchè con un minimo apporto da parte di Andrea i Raptors avrebbero potuto portare il match a casa ed invece i padroni di casa si son visti nuovamente sconfitti sul filo del rasoio dopo 2 tempi supplementari. Intanto i media si interrogano sul perchè coach Casey non ha cambiato Andrea in serata negativa durante l’ultimo overtime, ma coach Casey ha provato a difendere le sue scelte:

“Potevo indovinare o meno di far entrare Davis, ma dovevo andare avanti con Andrea. Nella cattiva e buona sorte è comunque il nostro giocatore. Aveva appena realizzato 34 punti contro Detroit la scorsa notte e poi stava difendendo bene su Tim Duncan.”

Intanto spuntano altre dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa dallo stesso Bargnani che ha parlato di possibili manovre di mercato da parte dei Raptors che potrebbero coinvolgerlo in prima persona:

“Il Canada è ormai casa mia da sette anni. Qui sono sempre stato bene, questa è la franchigia che mi ha dato il primo contratto importante, non posso certo pensare di abbandonarli. Non ho intenzione di andarmene. Ma essere scambiati fa parte della vita di questa Lega, è una cosa normale, come l’allenamento. Bisogna accettarlo, da professionisti.”

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