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L.A. Lakers

Kobe in gran spolvero. Tripla doppia per il Black Mamba e i Lakers riemergono.

 

Debutto posticipato per Mike D’Antoni, costretto a rinviare l’esordio alla guida dei gialloviola, d’accordo con lo staff tecnico nel prendersi qualche giorno di riposo dopo l’operazione al ginocchio.  Ma non c’è bisogno di vedere il Baffo in giacca e cravatta a bordo campo per capire che ha già preso le redini della squadra, mettendo il suo zampino da subito.

Alla fine del primo quarto, nel match in trasferta contro  Houston, i Lakers, viaggiano già a quota 40 punti. Kobe chiuderà con una tripla doppia e i fans non potrebbero chiedere di meglio dall’attacco losangelino, che alla fine con 11 lunghezze di vantaggio, porta  i Lakers alla vittoria per 119-108.  Kobe colleziona la diciottesima tripla doppia in carriera con 22 punti, 11 rimbazi e 11 assist, ma minimizza il risultato della performance dichiarando:

“Sono un realizzatore, non il tipo di giocatore da tripla doppia, ma quando accade è sempre una soddisfazione”

 

In modalità “on fire” dalla palla a due, L.A. ha chiuso il primo quarto con un pazzesco 73.9% dal campo, guarnito da highlights in abbondanza per scavare un vantaggio di 11 punti già dalla fine del primo quarto. Dire che l’attacco “funzionava” sarebbe un eufemismo. Bryant ha iniziato cercando il pick’n’roll con Howard e ha fruttato punti immediati sia da fuori che da sotto, un ottimo 45% da dietro l’arco e la squadra che accelerava il ritmo di gioco per anticipare la difesa e costruire tiri ad alte percentuali.

Una pallacanestro D’antoni style, al suo Top.

L’inversione di marca è avvenuta relativamente presto, dopo il licenziamento di Mike Brown e un pessimo avvio di 1-4 in cinque gare, Bernie Bickerstaff ha preso il comando ad interim della squadra, e i lakers hanno ribaltato la striscia negativa con 4 vittorie e una sconfitta, ma il coach provvisorio sostiene che i segnali di un miglioramento c’erano e sarebbero arrivati:

“E’ stato un processo” ha detto Bickerstaff. “ Se torni indietro al giorno della gara( la prima in sostituzione di Brown contro Golden State) abbiamo parlato di come avremmo affrontato quella partita, con quali aggiustamenti. Ci siamo allenati seriamente, è stata la migliore seduta da inizio stagione. Il progresso è cominciato da quel punto, penso che i ragazzi abbiano ripreso a giocare e quando ottiene qualche successo torna anche la fiducia e credi di più nella vittoria”

 

E’ bene chiedersi quanto del risanamento in casa lakers sia dovuto al sistema D’antoni  o  semplimente al modo in cui Kobe e compagnia sono tornati a giocare nel modo che conoscevano, con intelligenza, fludità e poche restrizioni. Secondo i giocatori in maglia gialloviola, può essere una combinazione di entrambi i fattori.

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