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Lillard, sconfitto ma nella storia

Nonostante il k.o. interno dei suoi Blazers contro i Warriors, il playmaker di Portland entra in un club esclusivo per punti e assist della NBA

Damian Lillard ha vissuto una serata agrodolce ieri nella sconfitta casalinga per 111-113 dei suoi Portland Trail Blazers contro i Golden State Warriors privi di Stephen Curry. Niente confronto diretto quindi tra il due volte MVP della Lega e Dame, autore di 19 punti con 6 su 14 al tiro e 8 assist che gli hanno permesso di entrare a far parte di un club molto ristretto della storia NBA.

Lillard è infatti il decimo giocatore di sempre a mettere insieme almeno 8000 punti e almeno 2000 assist nelle sue prime cinque stagioni nella Lega. Il prodotto di Weber State è a quota 8007 punti e 2265 assistenze nel quinquennio 2012-2017 e va a fare compagnia ad altri nove illustri tra colleghi e predecessori. L’unico altro ancora in attività è LeBron James, 10689 punti e 2572 assist tra il 2004 e il 2008, ma gli altri nomi non sono da meno.

Il più efficace nelle sue prime cinque stagioni fu Oscar Robertson, 11620 e 4076 tra il ’61 e il ’65, seguito a ruota da Michael Jordan, 11263 punti e 2046 assist tra il 1985 e il 1989, gli unici due assieme a LBJ  capaci di andare in doppia cifra a livello realizzativo. Il quarto in assoluto per punti segnati è Dave Bing, 9360 conditi da 2211 assist tra il’67 e il ’71, poi ecco Pete Maravich con 9025 punti e 2178 assist tra il ’71 e il ’75, appena 3 punti in più di Larry Bird con 9022 oltre a 2246 assist tra il 1980 e il 1984.

Completano questa decina elitaria Tiny Archibald (8959 punti e 2884 assist tra il ’71 e il ’75), Isiah Thomas (8156 più 4066 tra il 1982 e il 1986) e Reggie Theus (8008 punti – appena uno in più di Lillard – e 2330 assist tra il 1979 e il 1983). In questo club sono presenti MVP, All-Star, Hall of Famer, campioni NBA, fuoriclasse senza tempo o “semplici” grandi giocatori: Lillard ha ancora tempo per arricchire il suo palmares sia a livello di premi individuali sia a livello di titoli ma intanto si consola con questo record nonostante l’ennesima esclusione dall’All-Star Game.

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