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Tristan Thompson: “I miei soldi me li sono guadagnati”

A seguito di numerose critiche rivolte alle dichiarazioni di Lebron riguardo alla necessità di allungare il roster, Tristan Thompson, preso in causa per il suo contratto, ritenuto da molti eccessivo, ha risposto così.

Dopo le numerose voci e le dichiarazioni di Lebron James, secondo il quale i suoi Cleveland Cavaliers hanno assoluto bisogno di allungare le loro (al momento) limitate rotazioni, molte sono state di conseguenza le domande e obiezioni che hanno colpito lo stesso Lebron. Tra queste, alcuni hanno supposto che i suoi compagni Tristan Thompson e JR Smith, entrambi amici del Re e del suo agente Rich Paul, fossero strapagati per volere, appunto, di James.

Ovviamente, Tristan Thompson, il quale ha firmato per la stagione 2015-16 un contratto quinquennale da 82 milioni di dollari, si è mostrato in disaccordo con tali voci e ha risposto in un’intervista di Dave McMenamin per ESPN:

I miei soldi me li sono guadagnati. Lebron non è anche il mio agente. Mi sono guadagnato i miei soldi facendo quello che faccio; puoi chiederlo a chiunque nella lega. […] Io ho aperto le porte per gli altri ragazzi. E’ una questione di business, e tu sei pagato in base a qual è il tuo valore di mercato. Io ho ottenuto i miei soldi e ho aperto le porte per gli altri ragazzi che fanno il lavoro duro e sono bravi nelle piccole cose.

Chiaramente il contratto di Thompson è un affarone (vista la corrente salary cap), ma anche la sua presenza a Cleveland è fondamentale per i meccanismi dei Cavs.

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