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Risultati NBA, dominio Bucks e Timberwolves, Atlanta fa quattro di fila, cadono i Miami Heat

Nel riepilogo dei risultati NBA della nottata, vediamo Bucks e Timberwolves vincere senza troppi problemi, Miami che cade contro gli ostici Washington Wizards e Atlanta che centra la quarta vittoria consecutiva

risultati nba recap

Houston Rockets 99 – 106 New York Knicks

Nella prima gara della serata giocata al Madison Square Garden, i Knicks hanno trionfato contro i Rockets dopo essere partiti male nella prima frazione di gioco. Per i padroni di casa si vedono sprazzi di gioco corale con un sistema che però non sembra ancora raggiungere il livello della scorsa annata e per questo va incontro ad alcuni stop più o meno forzati.

I Rockets iniziano decisamente meglio nella prima frazione mantenendo un vantaggio di 8 punti sugli avversari; in grande spolvero Christian Wood che guida la sua squadra sia in punti che in rimbalzi rispettivamente con 18 e 13. Buone anche le prestazioni di Eric Gordon e del rookie Jalen Green che danno una mano alla causa con 15 e 16 punti a testa. Purtroppo tutto ciò non basta a Houston che dal secondo quarto in poi cade sotto i colpi dei newyorkesi, accumulando uno svantaggio di 12 punti che non riusciranno più a recuperare fino alla fine della partita.

A guidare gli arancioblu di NY è Evan Fournier con i suoi 19 punti, 2 rimbalzi e 2 assist. Nel quintetto dei Knicks si distinguono anche RJ Barrett con 11 punti e Julius Randle con 16 punti e 11 rimbalzi; il miglior marcatore della serata è sorprendentemente Alec Burks, che dalla panchina mette a segno 20 punti.

Miami Heat 100 – 103 Washington Wizards

Colpaccio degli Washington Wizards che in casa dei Miami Heat strappano una vittoria importante per rimanere aggrappati al secondo posto della Eastern Conference. In una partita equilibrata per tutte e quattro le frazioni di gioco, i capitolini riescono a spuntarla potendo fare affidamento su una maggiore precisione da dietro l’arco con il 36.7% contro il 25.9% di Miami. Dopo un primo quarto equilibrato, la partita sembra sorridere agli Heat, con un Jimmy Butler ai massimi storici e capace di mettere a segno ben 29 punti, conditi da 5 rimbalzi e 4 assist. 

Una grossa mano gli viene dato da Tyler Herro, che con 20 punti continua a portare un grosso bottino dalla difesa, e da Adebayo e Tucker che rispettivamente segnano 15 e 14 punti. Nell’ultimo quarto però riemergono gli Wizards, che dopo aver recuperato lo svantaggio riescono a portarsi a casa la vittoria grazie al grande lavoro di Bradley Beal che veste i panni di giocatore totale e guida la sua squadra alla vittoria con 21 punti e 9 assist.

Il backcourt con Dinwiddie sembra continuare a funzionare, con l’ex Nets che ha messo a segno 16 punti; non male anche Caldwell-Pope con 16 punti e Kyle Kuzma che da una grande mano a rimbalzo, raccogliendone ben 11.

New Orleans Pelicans 94 – 111 Indiana Pacers

Continua l’incubo dei New Orleans Pelicans che senza Zion Williamson non riescono a trovare un gioco che metta a proprio agio la squadra, e continuano a collezionare sconfitte. Gli Indiana Pacers si presentano allo Smoothie King Center con tanta voglia di riscatto e imprimono questo stampo sulla partita, che effettivamente sembra già vinta sin dal primo quarto.

L’impostazione tattica di coach Carlisle vede per i Pacers una rotazione piuttosto lunga, con nessun giocatore che supera i 27 minuti giocati; i risultati si vedono più o meno subito, con i Pels che riescono a superare gli avversari solo a rimbalzo e nei punti nel pitturato, di cui grande merito va dato a Jonas Valanciunas, migliore dei suoi con 19 punti e 13 rimbalzi. I Pacers si affidano a Domantas Sabonis, che con una doppia-doppia da 20 punti e 10 rimbalzi mette presto le cose in chiaro per la sua squadra, e per il solito Malcolm Brogdon, una certa per Indiana, che segna ben 16 punti.

I Pacers dominano la partita dall’inizio alla fine, permettendosi di chiudere l’ultimo quarto sotto di 15 punti nel parziale e non soffrire una possibile rimonta avversaria. Oltre a Valanciunas, si è visto un certo impegno di Brandon Ingram che ha messo a segno 12 punti, con 4 assist e 3 rimbalzi. Troppo poco per un giocatore e una squadra che dovrebbero avere ben altre ambizioni.

Oklahoma City Thunder 105 – 111 Boston Celtics

I Boston Celtics cominciano una striscia di vittorie, dando seguito al trionfo sui Lakers, battendo anche OKC in trasferta, merito di un duo Tatum-Schroder che riesce a mettersi in ritmo e a brillare alla Chaseapeake Energy Arena. I biancoverdi cominciano forte e danno uno strattone alla partita, chiudendo il primo tempo con un vantaggio di 7 punti sugli avversari. Il gioco dei Celtics continua a essere frammentario e a vivere sulle giocate dei singoli, ma quando hai come singolo un Jayson Tatum da 33 punti, 8 rimbalzi e 5 assist, è inevitabile che le cose vadano molto meglio a Boston.

Nella sfida contro i Thunder, si è messo in mostra anche l’ex Dennis Schroder, autore di 29 punti, 6 assist e 4 rimbalzi, secondo miglior giocatore dei suoi, che ha approfittato dell’assenza di Jaylen Brown per prendersi più responsabilità sul campo. Dall’altra parte si vede tutto il talento dei giovani di OKC, che però non riescono a stare al passo degli avversari, riavvicinandosi solo nel finale, quando ormai i Celtics hanno abbassato i ritmi, e risultando non pericolosi.

Buona la prova del trio formato da Giddey, Dort e Gilgeous-Alexander che mettono a segno, rispettivamente, 15, 14 e 16 punti a testa, con cui mantengono alta la testa e non soccombono totalmente sotto i colpi degli avversari.

Charlotte Hornets 105 – 115 Atlanta Hawks

In questa sfida dal sapore di riscatto, le due squadre si sono date battaglia mettendo in mostra due stili di gioco molto frizzanti ed equilibrati, che hanno dato come risultato una partita in bilico fino alla fine; a spuntarla sono gli Atlanta Hawks decisamente più cinici e precisi degli Hornets, che creano tanto e anche meglio degli avversari, ma sbattendo la testa contro le basse percentuali al tiro che si traducono in una sconfitta.

Gli Hawks si presentano a casa degli avversari con la solita rotazione a 8 uomini, e una ricerca di gioco molto corale; il lavoro in allenamento c’è e si vede, con ben 6 giocatori che finiscono in doppia cifra per punti. Trae Young e Clint Capela si prendono la squadra sulle spalle con 19 punti e 20 punti rispettivamente, e tanto buon lavoro in playmaking per il primo, e a rimbalzo per il secondo. Dalla panchina escono tanti punti, portato soprattutto da Cam Reddish e da Danilo Gallinari.

D’altra parte gli Hornets rimangono aggrappati alla partita grazie alla verve di Lamelo Ball, autore di una splendida tripla doppia da 15 punti, 11 assist e 10 rimbalzi, e ai 35 punti di uno scatenato Miles Bridges, in connessione sempre più totale con la Matricola dell’Anno in carica. Tutto questo non basta agli Hornets che rimangono al settimo posto della Eastern Conference, mentre gli Hawks continuano a risalire in classifica con quattro vittorie consecutive.

Orlando Magic 108 – 117 Milwaukee Bucks

Straordinaria prova di forza dei Milwaukee Bucks che dominano in lungo e in largo sul campo degli Orlando Magic, che si rivedono solamente nel finale, quando la partita è ormai in cassaforte. Dopo un inizio di stagione pessimo, dovuto per lo più al grosso numeroso di infortuni, i Bucks continuano a mietere vittime, guidati dal solito Giannis Antetokounmpo. Milwaukee giganteggia a rimbalzo, raccogliendone 60 tra attacco e difesa contro i soli 39 dei Magic e segnando molto dalle seconde occasioni.

Giannis mette in scena un dominio totale che si traduce in 32 punti e 20 rimbalzi raccolti e dimostra i frutti di un percorso di crescita che non sembra arrestarsi mai; con lui figurano bene Bobby Portis, con 24 punti e 15 assist, e Middleton che dà un buon contributo con 13 punti e 8 assist. D’altro canto gli Orlando Magic possono fare davvero poco per arrestare una corazzata come quella dei Bucks, e, nonostante l’ottimo lavoro svolto in campo da Jalen Suggs e da RJ Hampton, non riescono mai ad impensierire la squadra avversaria.

Memphis Grizzlies 95 – 138 Minnesota Timberwolves

Dominio incontrastato per i Minnesota Timberwolves che vincono la partita a casa dei Grizzlies con una facilità che ha dell’imbarazzante. Il primo quarto, terminato sul 40-23 per i T-Wolves è tutto un programma, e mette in mostra le lacune del gioco di Memphis, che non può fare altro per subire per l’intera gara.

Grande merito del dominio di Minnesota è dovuto al gioco pressoché perfetto del backcourt formato da Anthony Edward e da D’Angelo Russell. I due sono molto precisi dal campo, con 9/15 e 8/10 rispettivamente, che si traducono in 28 e 23 punti segnati, che uniti ai 21 di un ormai ritrovato Karl-Anthony Towns si traducono in vittoria assicurata; la terza consecutiva per i Timberwolves che avrebbero ambizioni ben più alte della posizione in classifica che occupano, ma che continuano a stare in un limbo molto pericoloso.

Per i Grizzlies davvero poco da segnalare, se non la prestazione da minimi stagionali per Ja Morant che non riesce ad andare sopra gli 11 punti, cadendo come i suoi compagni sotto i colpi degli avversari.

Philadelphia 76ers 111 – 118 Portland Trail Blazers

I Sixers cadono tra le mura di una squadra davvero difficile da battere in casa come i Portland Trail Blazers. La partita risulta essere piuttosto equilibrata dall’inizio alla fine, con Philadelphia che si riaffaccia anche ad un solo possesso di svantaggio dagli avversari quando mancano cinque minuti dalla fine della partita, senza però trovare il guizzo per andare in vantaggio.

Grande merito del successo Blazers va dato a Damian Lillard, autore di una prova da massimale di punti in stagione con 39 punti  e 14/14 ai liberi. Molto importante anche l’aiuto di McCollum e Powell che con 18 e 17 punti spianano la strada verso la vittoria di Portland che fa tre vittorie consecutive e settimo posto ad Ovest.

Per quanto riguarda i Sixers, ancora senza Joel Embiid, ci pensano Tyrese Maxey e Tobias Harris a guidare la squadra, non solo a livello di punti, che comunque sono 28 a testa. Philadelphia dà l’impressione di una squadra ancora incapace di trovare un’idea di gioco fluido, ma rimane salda al sesto posto ad Est.

Utah Jazz 123 – Sacramento Kings 105

Nella partita più equilibrata della serata c’è di tutto; possiamo trovare il bel gioco dei Jazz, un Richaun Holmes in grande spolvero, capace di guidare i suoi con una prestazione quasi priva di sbavature e addirittura una sospensione per dieci minuti a causa di un tifoso ubriaco che ha vomitato a bordo campo.

I Jazz si mettono subito dietro ai Suns in classifica ad Ovest, grazie ad una coralità che non ha eguali nella lega; ben quattro i giocatori in doppia cifra per punti con i 26 di Donovan Mitchell a spiccare tra tutti. Rudy Gobert fa il solito lavoro nel pitturato con 21 e 14 rimbalzi, mentre Sacramento viene battuta solamente nell’ultimo quarto, grazie ad uno strappo di Utah.

Sette sconfitte nelle ultime otto partite per i Kings, che non vengono salvati neanche da un Holmes da 9/10 dal campo e con 22 punti segnati.

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