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Risultati NBA: i Clippers cadono sotto i colpi di Zion e Ingram, Simmons flexa davanti ai 3000 di Philly nella notte dei rookie

In una serata NBA che vede ben tre esordienti ritoccare al rialzo il proprio career-high, Anthony Edwards si prende la scena per battere di misura i Blazers di Lillard, Patrick Williams e Aleksej Pokusevski si rivelano preziosi nei successi casalinghi di Bulls e Thunder, mentre il “vecchio” Curry festeggia il compleanno nel migliore dei modi. Miami si aggiudica il derby della Florida, con Spurs e Rockets che incappano in due sconfitte molto pesanti

(17-18) Memphis Grizzlies 122 – 128 Oklahoma City Thunder (17-22)

Successo casalingo in rimonta per OKC sui Grizzlies di coach Jenkins, che alla Chesapeake Energy Arena di Oklahoma City si vedono costretti a sventolare bandiera bianca dopo una partita equilibrata e rimasta in bilico fino agli ultimi possessi.

A mettere la firma sull’ormai consueto matinée domenicale targato NBA. per loro sfortuna, ci ha pensato infatti – come sempre, d’altronde, quando ci sono i Thunder di mezzo – Shai Gilgeous-Alexander, che con 30 punti realizzati con un ottimo 66% dall’arco contribuisce in maniera decisiva allo strappo con cui nel finale i padroni di casa mettono la freccia e scappano via verso la diciassettesima vittoria stagionale.

La prima metà di gara aveva infatti dato ragione agli ospiti, che dopo aver chiuso il primo tempo sul +7 (62-55) erano riusciti a racimolare tre ulteriori lunghezze nel corso del terzo periodo, arrivando dunque a poter contare sulla doppia cifra di vantaggio in vista dell’ultimo quarto. Un gap che, purtroppo, non è riuscito a scoraggiare la concorrenza, che grazie alla verve di SGA si è riportata in carreggiata piazzando poi un parziale da 22-38 decisivo ai fini della vittoria finale.

Tra le fila dei Thunder spiccano anche i sette giocatori mandati in doppia cifra e il nuovo career-high del rookie Aleksej Pokusevski, protagonista di una doppia doppia da 23 punti e 10 rimbalzi, mentre per gli ospiti si segnalano i 22 punti di Ja Morant, conditi da 7 assist, e il 16+14 messo a referto dal solito Jonas Valanciunas.

(28-10) Utah Jazz 119 – 131 Golden State Warriors (20-19)

Nel giorno del suo trentatreesimo compleanno, Steph Curry non poteva proprio farsi regalo migliore: 32 punti, 9 assist e vittoria casalinga per i suoi Warriors contro i temibili Jazz, che nonostante il dominio sotto le plance griffato Rudy Gobert – 24 punti e ben 28 rimbalzi a fine gara per il lungo francese – non riescono a uscire dal Chase Center con la vittoria in tasca.

Parte subito forte Golden State, che già al termine del primo quarto si ritrova a gestire 11 punti di margine sugli ospiti (22-33), che prima dell’intervallo lungo perdono altre due lunghezze per strada (54-67). Al rientro dagli spogliatoi, Utah sembra voler mettere a tutti i costi in difficoltà i padroni di casa, che però regge bene l’urto e si dimostra perfettamente in grado di gestire la tardiva reazione degli ospiti, blindando una vittoria che sa decisamente di record positivo.

A dare manforte a Curry ci hanno pensato il solito Draymond Green – autore di una tripla doppia da 11 punti, 12 rimbalzi e altrettanti assist – e Andrew Wiggins, che chiude con 28 punti; dall’altra parte, invece, 24 punti per Donovan Mitchell, uno in più di Mike Conley.

(14-24) Cleveland Cavaliers 82 – 100 Atlanta Hawks (19-20)

Quinta vittoria consecutiva e record positivo che si avvicina sempre di più anche per gli Hawks di coach McMillan, che in quel di Atlanta superano senza troppi affanni i Cavs mettendo in cascina il successo numero 19 in stagione.

Non accadeva da più di quattro anni che gli Hawks ne vincessero cinque di fila, un traguardo importante per la squadra del nostro Danilo Gallinari – 20 punti stanotte per lui – figlio dell’exploit del quarto periodo, nel corso del quale i padroni di casa hanno staccato una volta per tutte gli avversari grazie a un parziale di 16-33. Fino ad allora la gara era stata decisamente in equilibrio, con i Cavs bravi a restare a contatto sul 69-66 a 12 dalla fine, per poi sciogliersi come neve al sole nell’ultimo quarto.

Doppia doppia da 22 punti e 12 rimbalzi per John Collins, mentre Trae Young per una sera si accontenta di 14 punti; tra i Cavs invece sono ben pochi a metterci la faccia nella metà campo avversaria. Menzione d’onore per il solo Collin Sexton, autore di 15 punti.

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