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Ray Allen dice la sua su G.O.A.T. e miglior tiratore da tre punti di sempre

Torna a farsi sentire un’icona del basket

In carriera Ray Allen ne ha certamente viste tante. Attualmente è il miglior tiratore da tre punti di sempre, con un totale 2.973 tiri da oltre l’arco andati a segno. Come se non bastasse, può anche vantare di due titoli NBA vinti il primo con la divisa dei Boston Celtics e il secondo negli anni ai Miami Heat, con tanto di 10 convocazioni per l’All-Star Game.

Ospite in un’intervista organizzata da CBS Sports, l’ex giocatore ha affrontato diversi temi quali l’identità del GOAT, Stephen Curry e i numerosi record infranti.

Per Ray Allen non ci sono dubbi su chi merita il titolo di miglior giocatore di sempre:

“Secondo me, M.J. è il GOAT. LeBron è un prodotto di M.J, quindi molto di quello che c’è dentro di lui proviene da Michael. Chiunque dica che LeBron è il GOAT è perché sta crescendo in un’altra epoca del basket, ma va bene così. Dal mio punto di vista, il modo in cui MJ ha influenzato il gioco è stato decisivo sul campionato e sul suo futuro. Faceva paura a tutti perché era un giocatore inarrestabile”.

Successivamente si è poi passati a discutere di Stephen Curry e Reggie Miller, da poche settimane superato dal numero 30 dei Golden State Warriors:

“Penso che quando parli di tiratori bisogna impostare delle categorie. Steph è in una categoria a parte per il modo in cui gioca. Quando penso a un giocatore che deve solo pensare a tirare mi viene in mente qualcuno come Klay Thompson. Lui ha un gioco più simile al mio e a quello di Reggie Miller, sfruttando i momenti senza palla. Steph, invece, è più sulla palla, un playmaker che deve pensare anche a tirare”.

Poi ha continuato:

“Se guardo Reggie Miller e a quello che ha fatto… Per me è sempre stato un giocatore da ammirare, incredibile per come svolge il suo lavoro.  Quindi tutto sommato penso che Miller sia il GOAT del tiro da tre punti, non solo per come imposta il gioco ma anche per come lo applica. Senza di lui non sarei mai stato il giocatore che sono diventato”.

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