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NBA, Vince Carter: “È come se il gelo mi avesse colpito”

La leggenda dei Raptors si è espressa su quella che potrebbe esser stata la sua ultima partita NBA

Dobbiamo tornare al 5 giugno 2019 per ritrovare l’annuncio di Vince Carter circa il suo ritiro al termine della stagione attuale. Quella che si è fermata a causa del Covid-19, impazzito oramai anche negli Stati Uniti. Vinsanity ha già segnato diversi record in termini di longevità: primo giocatore a disputare una partita in quattro decadi diverse e, a giocare per 22 stagioni, superando Kevin Willis, Robert Parish, Kevin Garnett e Dirk Nowitzki fermi a quota 21. Ma questi record non avranno, forse, gli applausi che meritano.

Viene da pensare che, quel 5 giugno 2019, la sorte abbia preso appunti e poi deciso di fare un bello – ma non poi così tanto – scherzo a Carter. A 43 anni di età e dopo un’avventura iniziata nel lontano 1998, il numero 15 degli Atlanta Hawks potrebbe aver terminato la sua carriera in modo beffardo e precoce. Aggiungiamoci anche ingiusto. E la sua ultima partita potrebbe esser stata quella vinta con i New York Knicks, il 12 marzo, in cui Carter ha segnato una tripla negli ultimi venti secondi di overtime. In una bolgia di cori tutti per lui. Esatto, perché non è ancora chiaro se l’NBA riprenderà il suo corso, proprio a causa della pandemia. Lo stesso Carter se ne è ormai reso conto e, nell’ultimo episodio di Winging It Podcast, ha svelato un piccolo aneddoto proprio su quella partita:

“Ho incrociato lo sguardo di coach Pierce e lui mi ha fatto cenno di entrare. Dopodiché, è stato come se il gelo mi avesse colpito.”

Il classe ’77 ha inoltre aggiunto:

“Posso dire questo adesso. Nessuno sa se la stagione terminerà o continuerà, ma io ho già vinto con qualsiasi risultato, anche se tutto ciò finirà. Se quella è stata l’ultima partita e quello è stato l’ultimo tiro, ho fatto il mio ultimo tiro e sono contento così. E sono contento della mia carriera e del modo in cui sia finita.”

Carter può essere contento, ma tutti i suoi tifosi ed estimatori lo saranno sicuramente un po’ meno.

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