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NBA, Embiid: “Niente scuse, c’è da lavorare”

Joel Embiid non si nasconde dopo la sconfitta all’esordio dei suoi Sixers

Dopo lo scontro Playoff al secondo turno della Eastern Conference, Philadelphia e Boston si sono ritrovate sul parquet del TD Garden per il primo atto della stagione NBA 2018-19. Il risultato finale ha premiato ancora una volta i bianco-verdi, guidati da un Jayson Tatum in grande spolvero.

LA STRADA È LUNGA

Boston si conferma avversario piuttosto ostico per i Sixers (2-17 a livello di stagione regolare in tempi recenti). Joel Embiid ha commentato a caldo ai microfoni di ESPN la prestazione di squadra, senza cercare alibi:

“È la prima partita, ma non ci sono scuse. Non abbiamo eseguito bene nella metà campo offensiva, non abbiamo mosso la palla. […] Come ha detto anche JJ [Redick] in precedenza, questa non è una rivalità. Non so quale sia il nostro record contro di loro, ma […] ci prendono sempre a calci in c**o. Prendo questa partita sul personale, soprattutto quando scendi in campo con il mondo che ti guarda in diretta tv nazionale e giochi così male, vale anche per me stesso. Ero bloccato mentalmente, mio fratello è venuto a mancare in questi giorni [il 16 ottobre è anniversario della scomparsa, ndr] e c’erano emozioni contrastanti. Ciò detto, dobbiamo continuare a lavorare assieme. Ci sono stati molti cambiamenti, sappiamo di avere il potenziale per arrivare dove vogliamo, ovverosia le NBA Finals, ma prima dobbiamo qualificarci per i Playoff e sarà un lungo percorso.”

 

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