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Risultati NBA: Rozier a sorpresa nella notte di IT. Curry abbatte Dallas all’ultimo respiro

I Celtics vincono lo scontro diretto nel giorno dell’emozionante ritorno di Thomas. Curry evita un OT a Dallas mentre Houston, OKC, Toronto e Milwuakee vincono sfilando su un red carpet. Cade Minnesota per mano dei Nets di Dinwiddie

(24-15) Minnesota Timberwolves 97 – 98 Brooklyn Nets (15-23)

Una delle sorprese dei nostri risultati NBA arriva da New York, Brooklyn più nello specifico. La quarta forza della Western Conference cade, infatti, al cospetto di quella che è una delle squadre più sottovalutate della Lega. A spezzare le reni alla resistenza T’Wolves ci pensa Spencer Dinwiddie, partito come terza/quarta guardia del roster e ritrovatosi titolare (con merito) dopo gli infortuni di Lin e Russell. L’#8 dei Nets firma il suo career-high da 26 punti (accompagnato da 9 assistenze), comprendendo anche il tiro decisivo con soli 9.7 secondi sul cronometro.

A nulla è servita la partita da 30 punti di Jimmy Butler, che ha fallito poi il buzzer beater finale per portare la W a Minneapolis. Una gara arrivata ad una conclusione piena di drama dopo 48 minuti condotti per larga parte del tempo dai padroni di casa ma con Butler sempre pronto a tenere il distacco contenuto, aiutato da un KAT da doppia-doppia di ordinanza (16 punti con 10 rimbalzi) e da un Wiggins da 17 punti a referto. Tutto inutile contro dei Nets che, oltre quella di Dinwiddie, hanno beneficiato di un’ottima prestazione di Joe Harris, autore di 17 punti con 6/7 dal campo in uscita dalla panchina.

(20-16) Detroit Pistons 104 – 111 Miami Heat (20-17)

Kelly Olynyk e Goran Dragic guidano gli Heat ad una vittoria pesantissima in ottica playoff race. Il lungo ex Boston firma il massimo di punti (25) e rimbalzi (13) della partita, ben assistito da un Goran Dragic in grande spolvero (24 punti con 13 assistenze). Un match che vede in vantaggio gli ospiti per buoni tratti della prima metà, prima del sorpasso a cavallo dell’intervallo che lascia la leadership nelle mani degli Heat, abili a non farsela praticamente più sfuggire dalle mani sigillandola negli ultimi possessi con i due eroi della serata.

Detroit, ora con sola mezza partita di vantaggio sui rivali della Florida, ha dovuto rinunciare a Drummond, giocatore fondamentale nell’economia del gioco di Van Gundy, per affidarsi a Boban Marjanovic, alla prima partenza in quintetto dai tempi dei San Antonio Spurs (stagione 2015-2016). La risposta del serbo non si è fatta attendere: 15 punti e 9 rimbalzi in una partita di buono spessore. I Pistons hanno avuto risposte soddisfacenti dal proprio quintetto (Harris 19, Bradley 15, Bullock 17) ma, nonostante un Kennard da 13 punti, hanno avuto troppo poco dalla panchina, ridotta all’osso dagli infortuni. Gli Heat, invece, si godono anche il rientro di James Johnson (16 punti in 23 minuti) e guardano con ottimismo alla lunga corsa per i playoff che li attende.

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