Catturare rimbalzi non è solo una questione di tenacia.
Non è un caso, quindi, che Tristan Thompson sia sopra ogni altro giocatore in questi playoff per rimbalzi offensivi (4.9 di media a partita). Il centro dei Cleveland Cavaliers, infatti, oltre a possedere un’inesauribile energia, può vantare anche di un grande senso della posizione e della straordinaria abilità di prevedere dove andrà la palla dopo un tiro sbagliato.
Se qualcuno sta tirando dall’angolo, il 70% dei tiri sbagliati generalmente esce dall’altro lato, il restante 30% colpisce il ferro proprio davanti al tiratore.– ha raccontato Thompson a Chris Fedor di Cleveland.com durante l’allenamento di mercoledì. –Quindi basta usare al meglio le percentuali e studiare più o meno il tiro dei tuoi compagni nel corso della partita.
Thompson, allora, ha preso i compagni (e grandi tiratori) Channing Frye e J.R. Smith come esempi per mostrare in che modo cambi il suo approccio a rimbalzo in base alla situazione.
Per esempio, uno come Channing mette un sacco di parabola nel tiro, quindi se sbaglia probabilmente (la palla) uscirà vicina a canestro. Invece, J.R., che non dà ai suoi tiri tanta parabola come Channing, se sbaglia un tiro probabilmente ci sarà un rimbalzo più lungo. Basta capire i propri compagni. Io spero sempre che segnino ogni canestro. Ma se un tiro esce, dico loro “Non preoccuparti, ci sono buone possibilità che io sia capace di andare a strappare il rimbalzo offensivo.”
La forza di Thompson a rimbalzo sarà sicuramente un’arma utile contro i prossimi avversari dei Cavs. I Washington Wizards, infatti, sono la quarta peggiore squadra per rimbalzi difensivi in tutti i playoff, mentre i Boston Celtics si trovano in ultima posizione.
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