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Cleveland Cavaliers

LeBron alleato di David Griffin

Al GM dei Cavs non è ancora stato proposto il rinnovo di contratto, segno che molto dipenderà dall’esito dei Playoffs ma, dopo le tirate d’orecchie durante l’ultima finestra di mercato, LeBron James si schiera a fianco del dirigente.

Sembra non trovare pace, in questa stagione, il General Manager dei Cleveland Cavaliers David Griffin. Durante l’ultima finestra di mercato,  i “suggerimenti” non proprio detti in privato di LeBron James, riguardo le pedine mancanti (a suo dire) per poter competere nuovamente per il titolo, misero il GM dei Cavs nell’occhio del ciclone, adesso invece è il brutto finale di stagione dei ragazzi di Coach Lue a disturbare il suo sonno e soprattutto a far meditare la proprietà riguardo il possibile rinnovo del suo contratto in scadenza a fine anno.

David Griffin contro tutti quindi….beh, direi proprio di no. Al suo fianco, anche in questo caso senza troppi giri di parole, si è schierato niente meno che il Re, LeBron James. Il natio di Akron, al termine dell’ultima seduta di allenamento della squadra ha dichiarato le seguenti affermazioni, riportate da Dave McMenamin di ESPN.com:

“Lo scorso anno, avevamo bisogno di aiuto nel reparto lunghi ed ha portato a casa Mozgov. Avevamo bisogno di difensori sul perimetro e di un tiratore ed ha messo in piedi una trade che ci ha consegnato Shumpert e J.R. Smith. Avevamo bisogno di più aiuto sotto canestro ed ha preso Perkins. Avevamo bisogno di più atletismo e ci ha consegnato Richard Jefferson. Ci serviva un lungo che aprisse il campo e, non so come, abbiamo preso Frye e posso continuare. Voglio dire…posso dirvi tutti i nomi dei giocatori che è stato capace di portare qua”

LeBron, continua McMenamin, sa che molte persone al di fuori della franchigia pensano che sia lui il vero GM e che ciò porti Griffin ad avere meno potere ma soprattutto meno rispetto.

“Ovviamente si mette sempre in mezzo il mio nome quando si tratta questo argomento, è più semplice” dice James “ma la realtà dei fatti è che, l’ultima decisione spetta a lui perché io non sono con loro negli uffici o nelle stanze del draft. Io non so quanto possiamo essere sopra la tassa di lusso o se abbiamo trade excpetion. Quindi, e lo dico seriamente, non vedo il motivo di portare qui un nuovo GM. Non avrebbe alcun senso”.

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