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I 10 migliori atleti Nba che si sono innamorati “tardi” del Gioco

Tanti attuali o ex campioni Nba sono nati e cresciuti con la palla a spicchi tra le mani; altrettanti si sono fatti da sé, scegliendo solo più avanti con l’età di seguire la via del Gioco e di venerarne la bellezza. Scopriamo quali sono i 10 migliori giocatori Nba arrivati in ritardo sul parquet.

3. JOEL EMBIID

Nov 21, 2016; Philadelphia, PA, USA; Philadelphia 76ers center Joel Embiid (21) reacts as time winds down on a victory against the Miami Heat at Wells Fargo Center. The Philadelphia 76ers won 101-94. Mandatory Credit: Bill Streicher-USA TODAY Sports ORG XMIT: USATSI-323754 ORIG FILE ID: 20161121_ggw_sq4_115.JPG

Credits to: ftw.usatoday.com via Google

Una sola stagione nella Lega (neanche intera) e “The Process” si è già guadagnato l’ingresso nella Top 10 dei migliori “ritardatari” all-time.

Iniziò con il basket giocato all’età di 16 anni, per poi trasferirsi negli States con un volo di sola andata prenotato da Mbah a Moute. Gli bastò una singola partita per convincere l’ala attualmente in forza ai Clippers che quel ragazzone camerunense potesse essere in grado di giocare discretamente in futuro. Ad accaparrarselo fu la Montverde Academy, high-school frequentata anche dallo stesso Mbah a Moute e da due attuali promesse Nba quali D’Angelo Russell e Ben Simmons. Dopo un solo anno alla Montverde, decise di trasferirsi in pianta stabile nella The Rock School, high-school con sede a Gainesville (Florida).

Concluso questo percorso, fu reclutato da Bill Self, head-coach della University of Kansas. In un solo anno collegiale, Joelone riuscì a mettere su le rispettabili cifre di 11.2 punti, 8.1 rimbalzi e 2.6 stoppate a partita, dimostrando una crescita costante nell’arco della stagione. Quello che più colpì gli scout Nba fu, però, la sua strabiliante velocità di piedi, unita ad una mano morbida e a dei movimenti di rara bellezza in post-basso. Questo bastò a convincere il geniale General Manager dei Philadelphia 76ers Sam Hinkie che valesse la pena scegliere Joelone, nonostante la manifesta propensione agli infortuni. Il resto è storia recente.

Noi speriamo che questo ragazzo possa rimanere in salute; se così fosse, la Lega avrebbe trovato The Next Big Thing.

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