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I 10 migliori atleti Nba che si sono innamorati “tardi” del Gioco

Tanti attuali o ex campioni Nba sono nati e cresciuti con la palla a spicchi tra le mani; altrettanti si sono fatti da sé, scegliendo solo più avanti con l’età di seguire la via del Gioco e di venerarne la bellezza. Scopriamo quali sono i 10 migliori giocatori Nba arrivati in ritardo sul parquet.

6. AMAR’E STOUDEMIRE

Credits to: azcentral.com via Google

Credits to: azcentral.com via Google

Alzi la mano chi non ha adorato Amar’e in maglia Suns!
Quei Phoenix sono state dinamite pura, ogni sera erano in grado di far esplodere qualsiasi palazzetto degli States. Erano basati su un meccanismo perfetto, la cui base era Mike D’Antoni ed il cui vertice era il dynamic duo Nash-Stoudemire.

Soffermandosi su quella versione di Stoudemire e non su quelle successive (tragicomico in maglia Knicks e mediocre in maglia Mavericks e Heat), si può dire che abbia ampiamente meritato l’ingresso in questa Top 10 dei migliori giocatori Nba che hanno iniziato a giocare a basket in ritardo. Le sue medie in 8 stagioni in maglia Suns dicono: 21.4 punti, 8.9 rimbalzi e 1.2 stoppate a partita, con il 76.1% in lunetta ed il 54% nei tiri da due.

Probabilmente nel corso della sua infanzia mai e poi mai Amar’e avrebbe immaginato di mettere su quelle cifre e di raggiungere premi individuali importanti quali l’Nba Rookie of the year nel 2003 e l’All-Nba First Team nel 2007. Fa davvero specie pensare che a soli 15 anni Amar’e ebbe il suo primo contatto con una palla a spicchi, dopo tanti, troppi anni turbolenti passati al seguito di una madre perennemente nei guai con la giustizia.

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