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Chicago Bulls

Rondo risponde su Instagram alle critiche di Butler e Wade

Rondo ha risposto alle critiche che nei giorni scorsi Butler e Wade avevano lanciato al resto della squadra, che si trova in un momento difficile.

Rajon Rondo ha riposto alle critiche che Wade e Butler avevano lanciato ai compagni di squadra nei giorni scorsi, e lo ha fatto con un lungo post su Instagram.

Rondo ha voluto paragonare i suoi due leader attuali con il suo periodo a Boston, in cui assieme a Pierce e Garnett ha vinto il titolo Nba nella stagione 2007-2008. Un messaggio abbastanza chiaro sulla situazione che si sta vivendo in casa Bulls, con la squadra in campo che sta deludendo e la dirigenza pronta ad operare sul mercato per cedere i giocatori che finora non hanno reso secondo le aspettative, Rondo compreso.

Questo il messaggio di Rondo su Instagram

I miei veterani non sarebbero mai andati dalla stampa. Sarebbero venuti dalla squadra. I miei veterani non sceglievano quando giocare e quando no. Si impegnavano al massimo ogni volta che entravano in campo, fosse un allenamento o una partita. Non si prendevano giorni di riposo. I miei veterani non si preoccupavano delle statistiche. I miei veterani giocavano per la squadra. Quando si perdeva, non facevano cadere la colpa sugli altri. Si prendevano le loro responsabilità e lavoravano ancora più duro in palestra. Mostravano ai più giovani il vero significato della parola lavoro. Anche a Boston, quando avevamo il miglior record della lega, quando si perdeva una partita, si poteva sentire cadere una monetina nel bus della squadra dal silenzio che c’era. Ci hanno insegnato la serietà che c’è dietro questo gioco. I miei veterani non avevano alcuna influenza sull’allenatore e il suo staff. Non cambiavano gli schemi e il modo di giocare della squadra perché non era in linea col loro gioco. Ho giocato con il miglior allenatore della lega, e lui teneva tutti in considerazione. Ci vogliono tutti, dal primo al quindicesimo a roster, per vincere. Quando isoli qualcuno della tua squadra, non puoi pensare di vincere con regolarità. Io posso essere molte cose, ma di sicuro non sono un cattivo compagno di squadra. Il mio obbiettivo è di passare ai più giovani tutte le cose che ho imparato in tutti questi anni. I giovani ragazzi, si impegnano, e non meritano le critiche. Se c’è una cosa da criticare in questa squadra, è la leadership.

My vets would never go to the media. They would come to the team. My vets didn't pick and choose when they wanted to bring it. They brought it every time they stepped in the gym whether it was practice or a game. They didn't take days off. My vets didn't care about their numbers. My vets played for the team. When we lost, they wouldn't blame us. They took responsibility and got in the gym. They showed the young guys what it meant to work. Even in Boston when we had the best record in the league, if we lost a game, you could hear a pin drop on the bus. They showed us the seriousness of the game. My vets didn't have an influence on the coaching staff. They couldn't change the plan because it didn't work for them. I played under one of the greatest coaches, and he held everyone accountable. It takes 1-15 to win. When you isolate everyone, you can't win consistently. I may be a lot of things, but I'm not a bad teammate. My goal is to pass what I learned along. The young guys work. They show up. They don't deserve blame. If anything is questionable, it's the leadership.

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