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Dallas Mavericks

Boston Celtics, Danny Ainge: “Rondo farà bene ai Mavs, c’è un maxi contratto in palio”

Uno degli avvenimenti più importanti dell’ultima parte del 2014 è stato senza ombra di dubbio la trade che ha portato Rajon Rondo ad indossare la maglia dei Dallas Mavericks; la 28enne point guard ed ultimo baluardo dei Boston Celtics vincitori del titolo nel 2008 sembrava dovere rimanere in Massachusetts fino a fine stagione, pur essendo stato accostato per tutto l’anno passato a molte franchigie della Lega, in ultimo anche i Los Angeles Lakers di un Kobe Bryant pronto a tutto per giocare con lui.

Rondo, che in 6 partite con i Mavs (tutte da titolare) ha collezionato 13.2 punti e 7.8 assist di media, sembra essere davvero rigenerato dalla “cura Dallas”, sta finalmente tornando ai livelli pre-infortunio e si è inserito molto bene negli schemi di coach Carlisle. Ed i motivi principali sarebbero sostanzialmente due, stando a quanto detto da chi Rondo lo ha visto muovere i primi passi in NBA, ovvero il presidente dei Celtics Danny Ainge: il giocare per una squadra che si candida ad essere una contender e la possibilità di ottenere a Giugno un contratto al massimo salariale. Ecco nello specifico le parole di Ainge riportateci da Jackie MacMullan di ESPN:

“La seconda parte di questa stagione sarà molto importante per Rajon. Dallas ha nel proprio roster un giocatore che è davvero motivato a dimostrare di essere uno che merita un maxi contratto”.

Rondo sarà infatti nuovamente free agent la prossima estate in quanto ha firmato un contratto per una sola stagione con i Mavs a 12 milioni di dollari circa ed Ainge ha perfettamente centrato la questione, in quanto un contratto pluriennale a cifre elevate da parte dei Mavericks (o qualsiasi altra franchigia) dipenderà soprattutto dalle sue prestazioni. Per concludere infine, possiamo affermare quasi con certezza assoluta che le parole del Presidente dei Celtics ci dicano anche i due veri motivi per cui Rondo sia stato ceduto in fretta e furia senza aspettare Giugno, ovvero l’impossibilità di creare in tempi brevi a Boston una nuova  squadra da titolo costruita intorno a lui e la non disponibilità, finanziaria o strettamente legata a volontà dirigenziali, da parte del front office ad offrire un maxi contratto a Rondo. Non sappiamo se una conversazione di questo tipo tra il giocatore ed i proprietari dei Celtics sia avvenuta in maniera più o meno esplicita, e forse non lo sapremo mai: l’anno nuovo è cominciato e ci impone di guardare avanti e migliorarci, proprio come hanno fatto i Mavericks assicurandosi, almeno fino a Giugno, le prestazioni di un campione assoluto.

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