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Charlotte Hornets season preview: I calabroni sono tornati

Charlotte Hornets

 

La scorsa stagione gli Charlotte Bobcats accedettero ai playoff per la seconda volta dal 2010, anno in cui Michael Jordan acquistò la franchigia. I Bobcats in questi quattro anni di era Jordan hanno solamente collezionato figuracce una dietro l’altra, la più famosa? Il record negativo ogni epoca durante la stagione del lockout 2011-12: 7 vittorie e 59 sconfitte. Da quando è stata creata (anno di grazia 2004) la squadra non ha mai avuto un appeal forte a livello mediatico e sportivo, tutti i fan di Charlotte aspettavano solamente una notizia, il 20 maggio 2014 finalemente arriva la buona novella: addio Linci Rosse bentornati Calabroni. Proprio quegli Charlotte Hornets che entusiasmarono l’NBA negli anni novanta, con quella maglia particolare turchese e viola, con giocatori del calibro di Alonzo Mourning e Larry Johnson. Nell’anno del rilancio della franchigia un innesto come Lance Stephenson e il giovane di belle speranze Noah Vonleh from Indiana University, l’indebolimento della Southeast Division causato dalla fuga di Lebron James dai Miami Heat, rende gli Hornets una contender della division insieme agli Washington Wizards.

 

 

Il Mercato degli Hornets

AcquistiLance Stephenson, Marvin Williams, Brian Roberts, Noah Vonleh, PJ Hairston, Scotty Hopson

Cessioni: Josh McRoberts, Brendan Haywood, Luke Ridnour, DJ White, Chris Douglas-Roberts

Ecco il quintetto base per la stagione 2014/15

 

La Panchina

 

 

 

Tabella dei Salari

 

 

 

 

 Il Coach

 

Diventato Head Coach il 29 maggio 2013, Steve Clifford è l’uomo che ha portato per la seconda volta Charlotte ai playoff nell’era Jordan. Clifford ha inculcato una mentalità difensiva ai suo giocatori durante il suo primo anno a Charlotte, trasformando la squadra del North Carolina in una delle cinque squadre più difensive della lega. Ha condotto i Bobcats ad un record di 43-39 accedendo così ai playoff come ottava testa di serie. Clifford è stato nominato coach del mese della eastern conference nell’aprile 2014, dopo aver condotto Charlotte ad una striscia positiva di 7-1. Questa striscia di vittorie gli ha permesso di arrivare quarto nella classifica dei migliori allenatori dell’anno.

Giocatore Chiave Attacco

La NBA in questi ultimi anni ha una carenza di centri mai vista in passato. Proprio gli Hornets hanno la fortuna di avere un centro in squadra dalle caratteristiche peculiari. Al Jefferson è uno dei migliori centri della lega: la scorsa stagione ha totalizzato una media di 21.8 punti, 10.8 rimbalzi e 2 assist a partita, caricandosi Charlotte sulle spalle, mostrando una leadership che in molti davano per inesistente. Fortissimo in post-basso, potrebbe tranquillamente gareggiare per un posto nell’All-Star Game di New York. La passata stagione è stato nominato nel terzo team All-NBA.

 

 Giocatore Chiave Difesa

 

L’arrivo di Lance Stephenson ha sicuramente rafforzato le qualità difensive della squadra. Born Be Ready è un giocatore dotato di forte atletismo in grado di difendere in diverse posizioni del campo. Ma il miglior difensore degli Hornets è Michael Kidd-Gilchrist; l’ala ex Wildcats è uno dei migliori difensori perimetrali dell’intera lega, una vera spina nel fianco per i tiratori avversari. In soli due anni di carriera NBA ha totalizzato 109 stoppate e 97 palle rubate. Purtroppo in attacco non è così incisivo come in difesa, basti pensare al numero di triple tentate in carriera 18, delle quali solo 3 messe a segno, un po’ poco per un’ala piccola dalle doti atletiche di K-G.

 

 Rivelazione della squadra

Kemba Walker è pronto per la stagione della consacrazione. Un giocatore che nello scorso campionato ha fatto vedere cose incredibili dal punto di vista offensivo: gestione egregia della palla, pochi errori in transizione e una chimica perfetta con il centro Al Jefferson. Con compagni validi come quelli di quest’anno potrebbe avere una crescita esponenziale in termini di assistenze e incursioni a canestro. Dovrà perdere meno palloni e prendere più tiri ad alta percentuale, incentivando il tiro da tre così da liberare Al Jefferson nel pitturato. Se coach Clifford gli darà le chiavi della squadra potrebbe concludere la stagione con una media di 22 punti e 7 assist a partita.

 

 Miglior innesto

 

Grazie al suo famoso ear-blowing a Lebron James in Gara 5 contro Miami nelle finali della eastern conference, Lance Stephenson è diventato una star mediatica fuori e dentro il campo. E’ una testa calda, il classico ballhandler newyorkese, con i suoi momenti scalmanati e no-sense; ma darà un aiuto fondamentale a Charlotte , lo stile dei calabroni si adatterà perfettamente al suo gioco, molto atletico e con tante incursioni a canestro. Sta a lui gestire al meglio questa situazione: avrebbe potuto scegliere altre squadre che gli avrebbero offerto contratti molto più cospicui, ma ha scelto il North Carolina e un triennale da 27 milioni di dollari

 

Punti di forza di questi Hornets

Charlotte è una delle poche squadre dell’intera lega che domina nel post basso in attacco grazie al lavoro prezioso sotto canestro di Al Jefferson. Kemba Walker ha un talento innato per le incursioni e grazie all’arrivo di Lance Stephenson potrà solo migliorare, sia dal punto di vista delle assistenze che nel gioco da tre punti. Lo stesso Born Ready è uno spacca difese nato, un aiuto importante per il povero attacco perimetrale di Charlotte che potrà usufruire dell’atletismo del newyorkese così da aprire le difese avversarie e liberare i giocatori dal perimetro.

 

Punti deboli di questi Hornets

Se uno dei punti forza di Charlotte è avere giocatori in grado di lavorare bene sotto canestro, il punto debole è sicuramente non segnare da tre con costanza. Questo dà ai loro avversari una grande opportunità di difendere al meglio il pitturato, e quindi impedire le incursioni o il post-basso di giocatori come Al Jefferson o Kemba Wlaker. La pressione quindi sarà tutta su Gary Neal, Gerald Henderson, e Lance Stephenson che dovranno aprire le difese avversarie con tiri dalla linea dei tre punti. 

 

Miglior scenario stagione 2014-15

50-32

Clifford può veramente trasformare questa squadra di giovani talenti in una squadra competitiva sotto tutti i punti di vista. La difficoltà starà nell’aggiustare le rotazioni in attacco, cercando di coinvolgere giocatori del calibro di Cody Zeller e il rookie Vonleh. In ogni caso, come detto prima, con l’indebolimento della southeast division, la scalata ai playoff per gli Charlotte Hornets sarà facilitata.

 

Peggior scenario stagione 2014-15

38-44

L’unica debolezza di questi Hornets è l’inesperienza dei suoi talenti, giocatori come Zeller, Vonleh e Kidd-Gilchrist, non abituati a grandi pressioni, rischiano di far saltare baracca e burattini al primo intoppo stagionale. In questo scenario la difesa ben imbastita di Clifford potrebbe cadere a picco e i numeri di Al Jefferson dell’anno scorso calare drasticamente a causa dell’età.

Previsioni

44-38

Charlotte quest’anno è una squadra molto più forte degli anni passati, e sicuramente ha il potenziale per far parlare di se ad est durante la prossima stagione. Gli Hornets saranno in grado di accedere ai playoff, con giocatori come Al Jefferson, Kemba Walker e Lance Stephenson è il minimo. Quanto questa squadra possa andare avanti nei playoff è tutt’ora un mistero, è molto difficile prevedere la cavalcata della squadra del North Carolina prima dell’inizio del campionato, ma i fan di Charlotte devono essere super eccitati per questa nuova stagione, i presupposti per far bene ci sono, il talento sicuramente non manca, dipenderà tutto da coach  Clifford che dovrà gestire al meglio il suo quintetto base. Lasciamoci alle spalle quindi le annate disastrose dei Bobcats e aspettiamo di vedere all’opera i nuovi Calabroni.

Hugo is back!

 

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