Pioggia di triple a Brooklyn, i Nets vincono gara 3 e riaprono la serie

Con l’approdo della serie a New York, i Brooklyn Nets erano chiamati ad una grande partita dopo le prestazioni piuttosto anonime offerte a South Beach e hanno risposto presenti, sfoderando una grandissima prova offensiva e balistica (15/25 da 3 di squadra), riuscendo nel contempo a limitare James e Bosh (Lebron chiude sì a 28 punti ma con 9 liberi e due soli canestri dal campo negli ultimi 3 quarti, dopo un avvio devastante nel primo periodo). Dopo un primo tempo di sostanziale equilibrio i Nets riescono a rompere in due la gara a suon di bombe nel terzo quarto, chiuso 26-14, che crea il margine poi addirittura ampliato nel periodo conclusivo, condannando i campioni in carica alla prima sconfitta nei playoff 2014. Merito di un’ottima giornata di grazia tra le mura amiche per la squadra di Jason Kidd, la quale dà segni di vita e dimostra di poter perlomeno allungare la serie, nella speranza di riuscire anche ad impattare nella prossima gara in programma lunedì notte.

LA CRONACA

Nessuna novità nei quintetti scelti dai due allenatori per la prima sfida della serie nella Mela, si parte coi soliti ma con un Deron Williams che pare lanciare subito un segnale aprendo le marcature dopo lo 0/9 di gara 2. E pare suonare anche la carica ai suoi, che, ormai spalle al muro dopo le prime due mediocri uscite, partono forte con le triple di Joe Johnson e Paul Pierce. Ma Miami dimostra subito di non essere certo in gita in quel di Brooklyn e risponde con un controparziale firmato dal proprio leader Lebron James, che chiude la prima frazione addirittura con 16 punti a referto. I Nets però questa volta trovano buone soluzioni anche dalla panchina, soprattutto da un positivissimo Andray Blatche, che tiene a contatto i suoi durante la sfuriata del Prescelto. Il primo quarto si chiude dunque in equilibrio, con gli Heat avanti di una sola lunghezza, 30-29, dopo la gran tripla nei secondi finali di Shaun Livingston.

Nella seconda frazione quest’equilibrio permane sovrano, con le due squadre che rispondono una all’altra colpo su colpo; Miami prova ad allungare e tocca il +5 col jumper di Wade a 6 minuti dall’intervallo lungo, ma un’altra tripla di Iso-Joe riavvicina i padroni di casa, che mettono il naso avanti con 2 liberi di Pierce (44-45) a meno di 4 minuti dalla fine del secondo periodo. Ma la gara non vuol saperne di prendere una direzione e a metà partita il tabellone resta ancora piuttosto incerto, seppur questa volta a leggero vantaggio dei newyorkesi (49-51).

E’ nel terzo quarto che questa situazione d’equilibrio si spezza definitivamente: sono infatti i Nets a premere sull’acceleratore, trovando ottime soluzioni nonostante Pierce sia costretto a lasciare anzitempo la disputa per problemi di falli (4 a inizio secondo tempo). Un positivo Livingston e un ritrovato Kevin Garnett allungano però fino alla doppia cifra di vantaggio, ma è ancora Mirza Teletovic a risultare decisivo con la specialità della casa, il tiro pesante: 3 bombe per il bosniaco nel quarto, che tagliano le gambe ai campioni in carica e, con un’ulteriore tripla di Deron Williams, fanno volare i Nets a +16 (61-77) a un minuto dagli ultimi 12 giri d’orologio. Due liberi di Lebron, che dopo un grande inizio fatica sempre più in attacco, fissano il risultato prima dell’atto finale.

Miami, si sa, è squadra in grado di rimontare anche svantaggi importanti, ma i ragazzi di Kidd non fanno l’errore di abbassare la concentrazione e continuano a macinare il proprio gioco, forti di una serata di grazia al tiro: Teletovic riprende subito il discorso con la quarta bomba di serata, e al festival delle triple si iscrive anche Alan Anderson, che ne mette due e permette ai suoi di allungare addirittura fino a +19 (69-88), oltre ad innervosire ulteriormente i già poco sereni avversari allacciandosi a Ray Allen e generando un piccolo parapiglia subito sedato. Lebron e Bosh non trovato praticamente più il canestro su azione e Miami va avanti coi tiri liberi: troppo poco contro una squadra scatenata a cui entra quasi tutto da fuori, anche la tripla col fallo di Pierce che dà il +20 ai suoi (75-95). Uno sconsolato Spoelstra prova a rispondere con la stessa moneta, rispolverando lo specialista James Jones che paga subito dividendi al suo allenatore con due triple consecutive; ma è tutto inutile, i Nets controllano il timido tentativo di rientro degli avversari e chiudono in scioltezza, vincendo una partita cruciale in maniera convincente e riaprendo, non solo nel punteggio, una serie che fino a ieri sembrava fortemente a rischio senso unico.