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Oklahoma City, serata da incorniciare in attacco: gara 7 è sua

Le proverbiali 7 camicie si sono trasformate in 7 gare non meno sudate, ma alla fine gli Oklahoma City Thunder sono riusciti a spuntarla e a portare a casa una serie che a un certo punto li vedeva con le spalle al muro. Onore al merito ai ragazzi di coach Scott Brooks per aver reagito con grande carattere vincendo prima in trasferta gara 6 e poi chiudendo i conti alla Chesapeake Arena con una gara che, offensivamente parlando, ha rasentato la perfezione; ma onore anche a questi splendidi Memphis Grizzlies, in grado di mettere in enorme difficoltà una squadra con ambizioni di vittoria finale pur avendo un tasso di talento molto inferiore, con la difesa, la voglia, il gioco duro, il sistema di squadra prima della singola individualità.

LA CRONACA

Joerger è costretto a rimescolare le proprie carte dopo le tegola della squalifica di Zach Randolph, e così propone un inedito quintetto piccolo con Tony Allen titolare e Mike Miller da 4 tattico al posto di Tayshaun Prince; nessun problema di assenze invece per Scott Brooks, che ripropone quindi gli stessi cinque che hanno espugnato Memphis in gara 6, con Caron Butler di nuovo al posto di un Thabo Sefolosha relegato ormai al fondo della panchina, perlomeno in questa serie. Spinti dall’entusiasmo del proprio pubblico, come al solito rigorosamente di blu vestito, i Thunder partono forte, cercando di attaccare Mike Miller in post coi mismatch che inevitabilmente si creano con Ibaka e Perkins. Memphis inizialmente accusa il colpo, ma poi ricomincia a macinare il proprio gioco partendo dalla difesa, sporcando una miriade di palloni, recuperandone quasi altrettanti, e trovando fluidità anche in attacco nonostante l’assenza di Z-Bo, grazie a un Marc Gasol in versione trascinatore (13 punti per lui nel primo quarto) e a un sistema che si dimostra ancora una volta superiore all’apporto dei singoli giocatori, per importanti che possano essere. Stavolta è OKC a trovarsi spiazzata dallo spirito degli avversari, palesando come spesso è successo in questa serie parecchi black out soprattutto difensivi che permettono ai Grizzlies di trovare punti facili soprattutto nel pitturato: il primo quarto si chiude addirittura 36-27, con una sorprendente Memphis che, acciaccata e mutila, va a pareggiare il record stagionale di punti in un quarto.

Nella seconda frazione la musica sembra non cambiare e i Grizzlies allungano addirittura fino alla doppia cifra di vantaggio, ma il solito blocco offensivo (altro leit motiv della serie e in generale di questa squadra) propizia il rientro di Durant e compagni, sospinti ancora una volta dal rumorosissimo pubblico. Durant trova buone soluzioni in attacco e pare tornato la macchina da punti della regular season, Westbrook attacca ma coinvolge molto anche i compagni (8 assist nel solo primo tempo) e voila, 10-0 di parziale e gara impattata a quota 44 da un contropiede di Russ, autore peraltro poco prima di una poderosa stoppata su Tony Allen che suona la carica ai suoi. Memphis reagisce, trova un paio di giochi da 3 punti con Lee e Conley ma OKC ha iniziato a ingranare e con la tripla di Durant mette il naso avanti per la prima volta dal 4-2 (50-51). E’ lo stesso KD a chiudere il secondo quarto con un’altra bomba dal palleggio quasi sulla sirena: il tabellone dice 58-61, il personale score del Signor Inaffidabile invece parla di 21 punti con 7-12 al tiro e 3-3 dalla lunga.

Nel terzo periodo i padroni di casa entrano in campo intenzionati a chiudere in fretta la pratica: altri 5 punti del 35, separati dalla tripla di Caron Butler nel mezzo, e OKC vola a +11 (60-71). Il time out chiamato tempestivamente da Joerger serve a poco: Memphis costruisce anche bene ma non segna mai, mentre gli avversari trovano continuamente il canestro, ed è ancora Durant a scrivere il +15 con la quinta tripla a bersaglio su altrettanti tentativi (dopo aver tirato 4/29 da 3 nell’intera serie). A questo punto i Grizzlies provano a reagire ma i Thunder ormai non sbagliano quasi nulla in attacco, coinvolgendo l’intera squadra (buonissimo l’impatto dei vari Fisher, Butler, Jackson, addirittura Steven Adams) e mantenendo sempre un margine rassicurante: alla conclusione del terzo quarto Oklahoma City guida di 13 lunghezze e ha già segnato la bellezza di 94 punti a una delle migliori difese della Lega (81-94).

L’ultimo quarto è quasi una passerella per una squadra che dopo tante fatiche nelle gare precedenti è riuscita a tirare fuori dal cilindro una prestazione offensivamente straordinaria: a inizio ultimo quarto la franchigia dell’Oklahoma è 35/56 al tiro complessivo e 9/15 dall’arco, e per una squadra non certo devastante in attacco come Memphis, e pure priva di uno dei principali go to guy, è una fatica anche solo mantenere la scia degli scatenati avversari. I Grizzlies restano lì con il cuore e l’orgoglio ma i Thunder non accennano a fermarsi, ed è proprio Russell Westbrook, a lungo criticato nel corso di questo primo turno di playoff, a mettere il punto esclamativo a 5 minuti dal termine con la tripla del +20 tondo (91-111); il resto è accademia mista a garbage time. Alla sirena si contano 33 punti con 12/18 e 5/5 da 3 per Kevin Durant, mentre il tabellino di Russell Westbrook dice 27 punti con 10/16 (2/2 dalla lunga) e ben 16 assist; dall’altra parte buoni solo per le statistiche i 24 di Marc Gasol (anche se con soli 2 rimbalzi) e i 20 con 9 assist di un eroico Mike Conley, in dubbio fino all’ultimo per i problemi fisici.

Si conclude così una serie magari non sempre spettacolare a causa della difesa asfissiante dei Grizzlies ma sicuramente combattuta, incerta e tirata quasi fino all’ultimo, certamente meno scontata di quanto si pronosticasse alla vigilia. Scampato pericolo per OKC, anche favorita da alcuni episodi ma brava a non perdere la testa contro una squadra che sembrava esserle entrata sotto pelle; ora la franchigia nata dalle ceneri dei Seattle Supersonics incontrerà la vincente della gara successiva della notte tra Clippers e Warriors, entrambe squadre dalla filosofia e dal gioco opposto a quelle dei Grizzlies; sarà interessante vedere come Durant e compagni si comporteranno in questo secondo turno che li attende.

 Grizzlies

STARTERS MIN FG-A 3P-A FT-A REB (O/D) AST ST BLK TO PF +/- PTS
Allen GF 36 4-11 0-1 7-8 4 (2/2) 0 0 0 2 4 -10 15
Miller GF 29 1-3 1-3 0-0 2 (0/2) 2 1 0 2 2 -10 3
Gasol C 41 7-20 0-1 10-11 2 (2/0) 6 4 1 3 5 -11 24
Lee GF 37 5-10 2-5 4-5 0 (0/0) 3 1 0 2 3 -18 16
Conley PG 36 8-14 0-2 4-5 5 (0/5) 9 4 0 4 3 -11 20
RESERVES MIN FG-A 3P-A FT-A REB (O/D) AST ST BLK TO PF +/- PTS
Leuer FC 19 3-5 1-2 2-2 7 (2/5) 1 1 0 0 2 -1 9
Udrih PG 17 4-8 1-2 3-3 0 (0/0) 0 1 0 1 1 +1 12
Prince F 16 3-6 0-1 0-0 3 (0/3) 1 0 0 0 2 -5 6
Koufos FC 7 2-3 0-0 0-0 4 (3/1) 0 1 0 0 0 0 4
Davis FC 1 0-1 0-0 0-0 1 (1/0) 0 0 0 0 0 +5 0
Franklin GF 1 0-2 0-0 0-0 1 (0/1) 0 0 0 0 0 +5 0
Randolph FC Did Not Play – LEAGUE SUSPENSION
Johnson F Did Not Play – COACH’S DECISION
Calathes G Did Not Play – INACTIVE
Pondexter GF Did Not Play – INACTIVE
TOTAL 240 37-83 5-17 30-34 29 (10/19) 22 13 1 14 22 -55 109

 Thunder

STARTERS MIN FG-A 3P-A FT-A REB (O/D) AST ST BLK TO PF +/- PTS
Durant F 42 12-18 5-5 4-6 8 (0/8) 2 0 1 5 3 +20 33
Ibaka FC 28 6-8 0-0 0-0 4 (4/0) 0 2 0 1 4 +23 12
Perkins C 10 2-2 0-0 0-0 0 (0/0) 1 0 0 1 4 +13 4
Butler SF 41 3-10 1-5 8-9 4 (0/4) 1 2 0 2 4 +16 15
Westbrook PG 39 10-16 2-2 5-6 10 (4/6) 16 2 1 7 3 +22 27
RESERVES MIN FG-A 3P-A FT-A REB (O/D) AST ST BLK TO PF +/- PTS
Jackson G 26 5-6 2-3 4-4 3 (0/3) 1 0 0 2 3 0 16
Adams C 25 3-3 0-0 2-3 1 (1/0) 0 0 0 1 4 -20 8
Fisher PG 25 1-4 1-3 2-2 2 (0/2) 1 1 0 1 3 -5 5
Lamb GF 3 0-2 0-1 0-0 1 (0/1) 0 0 0 0 0 -9 0
Jones F 1 0-0 0-0 0-0 0 (0/0) 0 0 0 0 0 -5 0
Sefolosha GF Did Not Play – COACH’S DECISION
Collison FC Did Not Play – COACH’S DECISION
Thabeet C Did Not Play – COACH’S DECISION
Roberson F Did Not Play – INACTIVE
Jerrett PF Did Not Play – INACTIVE
TOTAL 42-69 11-19 25-30 33 (9/24) 22 7 2 20 28 55 120

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