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Kareem Abdul-Jabbar sul caso Sterling, quando lo sdegno diventa ipocrisia.

In mezzo alla bufera del caso Sterling e all’indignazione unanime della lega per le frasi razziste pronunciate dal proprietario dei Clippers, si è fatto sentire anche Kareem Abdul Jabbar. Noto per i 6 titoli NBA vinti, per aver segnato due decadi con il suo gancio cielo, ma anche per combattere da sempre i luoghi comuni, l’ex centro dei Lakers ha voluto dire la sua sulla vicenda Sterling.  Ecco la traduzione del suo articolo uscito su Time

L’indignazione morale è esasperante. E pericolosa. L’intero paese è stato colpito da un grave sindrome di tunnel carpale dovuta allo sport del momento: puntare il dito contro il razzista..Non era solo un paio di giorni fa che Cliven Bundy(Allevatore che ha smesso di pagare i diritti di pascolo, sfidando il governo) ha detto che è meglio per i neri che tornino a piantare il cotone in mezzo ai campi? E lo scorso giugno, quando Paula Deen (nota conduttrice di un programma di cucina made in USA) ammise di usare la parola con la N?

Sì, anch’io sono arrabbiato, ma non per i peccati commessi da Donald Sterling. Io ho un elenco di motivi. Ma cominciamo da Sterling. Quando ero ai Clippers ho lavorato per lui per tre mesi. Era una persona cordiale, mi ha persino invitato al matrimonio di sua figlia. Nessuno mi aveva detto e  nulla faceva presumere che soffrisse di “irritabilità ai piantatori di cotone”. Da allora un mucchio di questioni legali emersero a galla:

  • 2006: La Commissione di Giustizia degli Stati Uniti  ha citato Sterling per discriminazioni razziali nei confronti dei suoi affituari( Sterling ha un’agenzia immobiliare NDR). Secondo quanto riportato, avrebbe detto: “ gli inquilini di colore puzzano e portano la peste”
  • 2009:  Ha pagato $2.73 milioni di multa per aver discriminato neri, ispanici e famiglie con bambini, impedendo loro di affittare le sue case( ai quali si sono aggiunti 5 milioni addizionali per spesare gli avvocati che hanno difeso la sua condotta vergognosa)
  • 2009: Altre discriminazione basato sull’età e sulla razza verso uno dei dirigenti( nonché uno dei più grandi giocatori NBA della storia) dei Clippers.

E adesso la povera fidanzata del proprietario dei Clippers( di sicuro ex- a breve) lo ha registrato in una conversazione privata mentre rivelava il suo conclamato razzismo. Cavolo,chissà che fatica estorcere queste dichiarazioni. E’ come avere una sexy tata che cerca di ottenere ciò che le serve. Lo ha provocato, fino a quando non ha cominciato a blaterale qualche frase sconnessa a sfondo razzista, gioia dei media che hanno annunciato la notizia.

Hanno trovato la gallina dalle uova d’oro in un giorno di carestia di notizie, perciò hanno impalato la sua testa e lo hanno cominciato a venerare come il Signore delle Mosche, danzando e gridando attorno a lui. Non li biasimo, in questo momento anch’io sto gridando. I razzisti meritano di essere messi alla gogna della moderna piazza degli schermi televisivi, così il resto di noi che crede negli ideali americani di uguaglianza può ricordare che il razzismo è una piaga non ancora rimossa.

Ciò che mi preoccupa dell’intera vicenda Sterling non è solo il suo razzismo. Mi preoccupa il fatto che la gente si comporta come se fosse una grande sorpresa. Tra tutte le cose nefaste che ha combinato per anni è una ridicola conversazione con la sua ragazza ad inchiodarlo?

Ha discriminato neri e famiglie ispaniche per anni, negando loro la possibilità di affittare casa. Non abbiamo fatto niente, non ci sono stati provvedimenti. Ad un tratto ha dichiarato alla sua ragazza di non posare in foto con Magic Johnson e noi abbiamo tirato fuori i forconi. Non avremmo dovuto chiedere il suo licenziamento parecchi anni fa?

Non dovremmo essere ugualmente arrabbiati per il fatto che la sua conversazione, intima e privata, sia stata registrata e dopo consegnata ai media? In un certo senso l’impatto è stato simile ai commenti di Mitt Romney segretamente registrati, la differenza è che Romney stava facendo un discorso pubblico. La realizzazione e il rilascio di questa registrazione è così sleale che solo ascoltarla mi fa sentire complice del crimine.

Non travisate: Donald Sterling è il cattivo della storia. Ma è solo il mandante di un male più grande. Nella nostra ricerca della giustizia sociale, non dovremmo perdere di vista che il vero nemico rimane il razzismo. Sterling è un solo l’ennesimo idiota con più soldi che cervello.

La grande domande è: “cosa ci attenderà dopo?” Spero che Sterling perda la proprietà della franchigia ( l’articolo è uscito  lunedì 28, un giorno prima dell’annuncio di Silver NDR) Spero che chiunque abbia fatto la registrazione finisca in carcere. Spero che i Clippers continuino a supportare i loro fans. Spero capiscano, inoltre, che le scaramucce di un ottantenne geloso della sua ragazza( che potrebbe tranquillamente essere sua nipote) non definiscono il valore dei singoli giocatori o della squadra. Non giocano per Sterling, ma per loro stessi, per i fans e  per dimostrare al mondo che né il basket, né gli ideali americani sono riconosciuti da  queste patetiche persone.

Prendiamo questo incidente come esempio per ricordare a noi stessi che : “il prezzo della libertà è la vigilanza continua” Invece di essere contenti di additare Sterling per poi tornare in “letargo”, bisogna  rimanere all’erta, vigili  e pronti ad estirpare il razzismo alla sua radice.

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