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Aspettando le Final Four: Wisconsin Badgers-Kentucky Wildcats

La seconda e più attesa semifinale del torneo NCAA vedrà contrapposte #2 Wisconsin e #8 Kentucky. Nonostante la differenza di seed la partita si presenta come equilibrata e per nulla scontanta, anche perchè i Wildcats arrivano alle Final Four sull’onda di quattro vittorie molto convincenti e con un gioco che è salito di colpi in maniera impressionante durante il Torneo. Wisconsin dall’altra parte è una squadra che sa come vincere contro squadre più talentuose ed è allenata dal guru Bo Ryan che non vuole veder finire così presto il suo primo viaggio alle Final Four. Andiamo a vedere statistiche, schemi e previsione finale di questa esaltante sfida:

Wisconsin Badgers:

Sei statistiche da conoscere in vista della partita:

FTA/FGA (rapporto liberi tentanti/tiri dal campo tentati) degli avversari: 0.269 (#3)

Turnovers/play: 11.1% (#2)

True shooting % di Kaminsky: 62%

Defensive rebound percentage: 75% (#18)

Effective FG% avversari: 47% (#88)

Percentuali degli avversari dal secondo tempo della partita con Oregon: 36%

Wisconsin è una squadra che manda pochissimo gli avversari in lunetta, il che può non essere sempre una cosa positiva, commette molto raramente palle perse ed ha un giocatore pressoché immarcabile nel 2.10 Frank Kaminsky. I rimbalzi difensivi sono un punto forte che dovrà essere confermato nella Final Four con Kentucky, così come i miglioramenti in difesa, imprescindibili per avere possibilità di titolo.

Come sono arrivati alle Final Four:

  • battuta #15 American, 75-35
  • battuta #7 Oregon, 85-77
  • battuta #6 Baylor, 69-52
  • battuta #1 Arizona in OT, 64-63

Dopo la facile pratica American, Wisconsin sembrava in serio pericolo sotto 49-37 alla fine del primo tempo con Oregon, ma è da lì che Kaminsky e i Badgers hanno spiccato il volo, con una prestazione notevole nel secondo tempo contro i Ducks, limitando pressochè totalmente i punti in transizione degli avversari. Capolavoro ripetuto poi con Baylor che dopo la prestazione da 66% al tiro con Creighton è stata tenuta a 2-15 da tre e con Arizona dove il lavoro in pitturato dei Badgers (2-9 per Gordon in area) è stato importante quanto l’incredibile prestazione da 28 punti di Kaminsky.

Uno schema che vedremo: Swing Offense

La Swing offense è il punto cardine del sistema di Bo Ryan e si basa su principi base come i passaggi, blocchi, spaziature e tagli. Quest’anno Wisconsin ha corso più del solito,a le basi della Swing Offense sono sempre presenti nel gioco di Ryan, vediamo rapidamente la situazione base:

La Swing Offense inizia con il creare un triango sul lato forte, senza così congestionare l’area ed è un attacco con 4 giocatori sul perimetro e uno solo al suo interno, permettendo così una buona gestione dell’eventuale pressione portata dalla difesa.

Il portatore di palla la passa a 3, riceve il blocco UCLA di 5 e va a posizionarsi in post, mentre 4 e 2 sostanzialmente scambiano la loro posizione sul lato debole così da tenere occupata la difesa in aiuto. Notiamo qui la situazione con un piccolo in post e il lungo sul perimetro, situazione basica della Swing Offense e che spiega perchè Ryan abbia avuto tanti lunghi con buone mani e buoni piedi (Kaminsky ne è un perfetto esempio)

Se 1 è libero può ricevere la palla e concludere, se no 3 passa la palla a 5 che a sua volta assiste 2, mentre 3 sfrutta il blocco di 1 e corre lungo la linea di fondo.

Se tagliando lungo la linea di fondo 3 si è liberato della difesa 2 può passare a lui, altrimenti 2 passa a 4, mentre 3 cerca di liberarsi in post. 5 e 1 si vanno incontro e 5 porta il blocco per uno che taglia sul perimetro.

Se ancora 3 non si è liberato in post 4 passa la palla nuovamente a 2, sfrutta il blocco di 3 e taglia lungo la linea di fondo, 1 riceve palla da 2 e 5 torna sul perimetro andando a formare nuovamente il triangolo iniziale. Difficile trovare difese che riescano a stare dietro a tanti tagli e blocchi di un attacco metodico e di grande intelligenza tattica.

Kentucky Wildcats:

Sei statistiche da conoscere in vista della finale:

Offensive rebound% : 42% (#1)

FTA/Gm: 28.9 (#7)

Rimbalzi di media di Julius Randle al torneo: 12

Aaron Harrison al torneo: 13-24 da tre, due game winner nelle ultime due gare.

Turnover/Game: 12.2 (#168)

Punti degli avversari per partita nel secondo tempo: 33.3 (#30)

Naturalmente il punto forte dei Wildcats sin dall’inizio della stagione sono i rimbalzi offensivi, nel torneo ne hanno catturati anche 17 contro Michigan e una volta catturati i rimbalzi i ragazzi di Calipari sanno anche decisamente come concludere sul perimetro, in particolare con Julius Randle, ma in questo torneo anche con Lee e Johnson, a malapena visti in regular season (Dakari si vedeva, ma era davvero grezzissimo). Aaron Harrison è salito di colpi in maniera vertiginosa, rivelandosi giocatore fondamentale nei finali di partita, con Kentucky che nei secondi tempi è sempre andata migliorando.

Come sono arrivati alle Final Four:

  • battuta #9 K-State, 56-49
  • battuta #1 Wichita State, 78-76
  • battuta #4 Louisville, 74-69
  • battuta #2 Michigan, 75-72

Nessuna squadra quest’anno è arrivata alle Final Four con un percorso impressionante come quello di Kentucky: battute tre delle quattro squadre delle scorse Final Four, battuta una numero 1, una 2 e una 4, il tutto in partite molto belle e avvincenti. Kentucky è parsa maturata quasi come per miracolo nel corso del torneo, giocando con più voglia, grinta e motore di qualsiasi altra squadra incontrata e, ovviamente, sfruttando i propri punti di forza in pitturato. Aaron Harrison coi suoi tiri ha annichilito Louisville e Michigan e i Wildcats sono riusciti anche in un’ottima prestazione ai liberi contro i ragazzi di Pitino, aspetto fondamentale in una partita vinta all’ultimo minuto, visti anche i problemi della squadra dalla lunetta (68%).

Uno schema che vedremo: Dribble drive motion offense

L’attacco più usato dalle squadre di Calipari è la dribble drive motion che, come il nome lascia intuire, tende a basarsi sugli attacchi dal palleggio delle proprie guardie, che però devono essere supportate da ottime spaziature e posizione a rimbalzo dei compagni, cosa che evidentemente Kentucky è capace di fare.

La situazione base è quella con 4 giocatori e uno all’interno dell’area, creando così ampi spazi tra i 5 giocatori e in particolare lasciano molto campo al portatore di palla.

Il portatore di palla stesso cerca di andare a canestro: se il giocatore non riesce a concludere al ferro scarica sul perimetro a 2 e va a sua volta a posizionarsi in angolo. 4 deve mantenere una buona posizione per recuperare i rimbalzi degli eventuali errori di 1 o 2 qualora vadano alla conclusione, o per un eventuale scarico di 1 qualora concluda la penetrazione, ma venga raddoppiado nei pressi del ferro.

Proseguendo invece con questa opzione 2 penetra nel mezzo dell’area e può scaricare a 4 o, qualora questo non sia libero, come nel nostro caso, a 3, che può prendere una conclusione oppure ripetere sostanzialmente l’azione appena svolta da 2, che nel frattempo si va a collocare nell’angolo.

Per variare 1 può passare la palla a 5 che cercherà di trovare 1 con un passaggio lob all’interno dell’area, qualora il difensore stesse con 1, 5 può scaricare a 2 che nel frattempo è salito, mentre 1 si va a posizionare nell’angolo e 4 va sull’altro lato del pitturato.

 

Chiavi della partita e previsione finale:

I Rimbalzi: aspetto scontato, ma imprescindibile. Kentucky ha massacrato a rimbalzo Michigan ed è la miglior squadra della nazione per rimbalzi offensivi, Wisconsin dalla sua è ottima a rimbalzo difensivo, ma non ha ancora incontrato i Wildcats di questo torneo. Quanto i Badgers riusciranno a limitare Kentucky a rimbalzo offensivo potrebbe dirci molto dell’andamento di questa gara.

Fermare Kaminsky: se Kentucky dalla sua ha i rimbalzi e un Julius Randle sempre più difficile da contenere in pitturato, Bo Ryan ha Frank Kamisnky che dall’alto dei suoi 2.10 e del suo ottimo tiro da fuori è un accoppiamento proibitivo per ogni difesa NCAA. Né Dakari Johnson né Randle sembrerebbero in grado di contenerlo, l’eventuale presenza di Cauley-Stein potrebbe fare molto comodo a Kentucky, ma è molto difficile.

La difesa di Wisconsin e l’attacco di Kentucky: UK ha alzato parecchio il livello del suo attacco in questo torneo, con migliori spaziature, maggiore condivisione della palla e con gli Harrison saliti alla ribalta per le loro giocate decisive e non più per le scelte deleterie. Kentucky continuerà su questa falsa riga e riuscira ad attaccare la difesa dei Badgers? E lo stesso ci possiamo domandare per quest’ultima: una difesa come quella del primo tempo contro Oregon renderebbe impossibile una vittoria di Wisconsin, la ritrovata armonia difensiva delle ultime partite e il contenimento di Gordon visto contro Arizona darebbero decisamente chance di vittoria più realistiche a Wisconsin.

Previsione finale: partita senza una vera favorita. Kentucky è più talentuosa, atletica e sta giocando a livelli di intensità che raramente si sono visti da altre squadre in questo torneo, Wisconsin però può contare sulle certezze tecniche del suo allenatore e sul giocatore più pericoloso rimasto in questo torneo assieme a Napier, ovvero Frank Kamisnky. La partita sarà verosimilmente molto equilibrata e sarà probabilmente decisa da fattori difficili da prevedere: Wisconsin continuerà a commettere pochi falli e non mandare in lunetta i Wildcats che però potrebbero approfittarne con conclusioni nei pressi del ferro? Qualora andassero in lunetta con che percentuali tirerebbero i ragazzi di Calipari? Quanto riuscira a controllare i rimbalzi UK? Vediamo Kentucky appena favorita per il suo impressionante percorso fino ad ora, perchè i rimbalzi potrebbero indirizzare la partita a loro favore e perchè il destino sembra essere dalla loro nei finali di partita. Diciamo +6 Kentucky.

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