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Brooklyn Nets

KG duro con la squadra: “Ci manca un’identità”

Dire che i Brooklyn Nets non abbiano ancora trovato un’identià è quasi eufemistico, e questo lo sa anche Kevin Garnett.

Credo che non abbiamo un’identità. Non so cosa siamo. Come ho già detto, c’è stato parecchio movimento quest’anno. Ognuno di noi può attaccarsi a questo come scusa ma io vorrei essere conosciuto come un giocatore che non cerca scuse, e farò in modo che sia così, ma in questo momento non abbiamo un’identità.

Queste le parole di Garnett nell’allenamento di ieri, che prepara la sfida dei bianconeri di New York contro i Chicago Bulls.

Anche Joe Johnson è d’accordo col centro ex Boston Celtics sulla mancanza di un’identità nella squadra.

Probabilmente ha ragione. Non credo che sappiamo o capiamo che tipo di squadra siamo, sia offensivamente  che difensivamente, e questo ci fa male in molte partite. Abbiamo perso molte partite punto a punto, questo fa veramente male. Non so quando riusciremo a risolvere la situazione, o come riusciremo a farlo, ma dobbiamo farcela.

Interpellato sulla questione identità, Jason Kidd è stato abbastanza chiaro.

Essere un Brooklyn Nets significa giocare duro, giocare l’uno per l’altro divertendosi. È una cosa che speriamo di raggiungere.

L’allenatore dei Nets, dopo la sconfitta di Lunedi contro Indiana, non è stato tenero con i suoi giocatori, dicendo che per loro è diventato piacevole perdere’, cosa che Garnett non ha accettato.

‘Non sono stato cresciuto in questo modo, nemmeno i miei compagni di squadra’ ha detto il numero 2 dei Nets. ‘ Non c’è niente di falso nel dire che stiamo attraversando un momento difficile, ma non credo sia vero che giochiamo per perdere.’

Garnett crede fortemente che la partita di stasera contro i Bulls possa essere un buon modo per rispondere alle critiche ricevute ultimamente, anche quelle a livello personale.

Quello che dovete capire è che non sono la prima opzione offensiva, non ci sono giochi chiamati per me. 

Per quanto riguarda la fase difensiva e le difficoltà incontrate dai Nets, il campione NBA 2008 ha dichiarato:

Abbiamo lavorato su un sistema durante tutto il training camp… e dopo un mese e mezzo il sistema è cambiato. Penso che la gente pensi che sia facile mettersi lì e cambiare. Ma quando lavori su qualcosa, l’abbracci  anche a livello mentale. Quando un paio di mesi dopo la cambi, sia come terminologia che come tipo di schemi, non è semplice. È una transizioni, che non è necessariamente facile.

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