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Chicago Bulls

Mike Dunleavy pronto alla nuova avventura con i Bulls: “Farò tutto ciò che è necessario”

Sebbene negli ultimi giorni l’attenzione dei media sia catalizzata principalmente sul ritorno sul parquet di Derrick Rose (rientro che sarà decisivo per trasformare i Chicago Bulls dalla buona squadra che erano l’anno scorso in una seria contender e rivale per i Miami Heat), c’è un nuovo arrivato in casa Bulls, ansioso di mettersi alla prova con la sua nuova casacca: si parla ovviamente di Mike Dunleavy, ala piccola firmata quest’estate da Chicago sul mercato dei free agent, che avrà il compito di guidare la second unit dei tori con la sua esperienza e fungere da backup per gli “iron men” Luol Deng e Jimmy Butler.

Il veterano da Duke, ormai alle soglie della sua dodicesima stagione in NBA, ha apprezzato la particolare attenzione che i Bulls gli hanno riservato nella scorsa offseason, culminata poi nel contratto biennale da $ 6 Mln con cui è stato firmato; il suo compito principale sarà quello di alzare le percentuali dall’arco di una squadra che l’anno scorso è stata 21ª in NBA per triple realizzate e 29ª per triple tentate. Dunleavy viene da 3 stagioni in cui ha fatto registrare una percentuale dall’arco superiore al 41%, incluso il 42,8% della scorsa stagione a Milwaukee, con cui si è piazzato 8º nella lega. Ma questo specifico ruolo di tiratore (che ricorda un po’ quello di Korver nel recente passato di Chicago), non vuole essere un limite per Dunleavy che, a questo punto della propria carriera, con la sua ottima conoscenza del gioco, è maturo abbastanza per capire quale può essere il suo apporto all’interno di una partita al di fuori del suo mortifero tiro dalla distanza:

“Non sono alla ricerca di uno specifico ruolo nel quale incasellarmi” – ha dichiarato Dunleavy durante il Media Day dei Bulls al Berto Center venerdì scorso – “A questo punto della mia carriera, dopo avere giocato 11 anni, con poche stagioni vincenti e pochi successi ai playoff, sono disposto a fare qualsiasi cosa si renda necessaria. Quello che mi si chiede di andare là fuori a giocare per vincere e se mi verrà chiesto di giocare in maniera diversa, lo farò.”

Non c’è dubbio che coach Thibodeau sarà con Dunleavy (come lo è con ogni altro suo giocatore) molto esigente, ma la qualità del gioco della nuova guardia/ala dei Bulls dipenderà anche da come si integrerà con le due PG dei tori, Derrick Rose e Kirk Hinrich. Non è una novità per Dunleavy dovere lavorare con nuovi playmaker, visto che nelle sue 11 stagioni, il nostro ha avuto 9 differenti “registi” nelle precedenti 3 squadre in cui ha giocato, Golden State, Indiana e Milwaukee. E dopo avere ricevuto gli assist di Gilbert Arenas, Jamaal Tinsley e Brandon Jennings, quest’anno si ritroverà accanto una delle point guards più versatili della lega e il suo efficientissimo backup:

“Credo di potere integrarmi bene con Derrick e Kirk, sono due giocatori molto talentuosi che conoscono bene il gioco e sanno leggere bene le situazioni in partita. Credo che la transizione in questo sistema possa essere più facile che in passato, ma non si può mai sapere. Vedremo al training camp.”

Quest’anno i Bulls godranno di aspettative più alte di ogni altra squadra nella quale Dunleavy abbia mai giocato, e il nuovo giocatore dei tori sa perfettamente che la preparazione che si snoderà durante tutto questo mese, dal training camp sino all’inizio della stagione, sarà essenziale per gestire la pressione e tenere fede agli obiettivi che Chicago ha fissato per la sua stagione:

“Non mi interessa quanta pressione ci sarà su di noi perché saremo preparati e pronti ad affrontare la stagione: abbiamo aspettative molto alte per noi stessi e la preparazione sarà essenziale per gestire meglio la pressione durante l’anno.”

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