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Jordan Farmar: “Kobe è una benedizione e con Nash e D’Antoni potrò continuare a crescere”

Durante questa offseason ha fatto molto discutere la posizione di Kobe Bryant all’interno dello spogliatoio dei Los Angeles Lakers. Il suo rapporto con i compagni di squadra è stato più volte messo in dubbio e dalle dichiarazioni di Dwight Howard in molti hanno colto una sorta di rottura della leadership del numero 24.

A spegnere questi fuochi in casa Lakers ci ha pensato oggi Jordan Farmar che dopo un’assenza di tre anni dallo spogliatoio ha parlato del suo rapporto con Bryant a Josh Martin del Bleacher Report. Farmar ha detto di aver apprezzato ciò che Bryant gli ha insegnato durante il suo primo periodo a Los Angeles.

Kobe è stato molto influente per la mia crescita nel mio inizio di carriera. Poter allenarsi e giocare ogni giorno con una persona così è una benedizione per uno come me. Anche se a volte può essere difficile mi ha insegnato tanto sull’etica lavorativa, la determinazione da mettere in campo e come riuscire a vincere. Lo sappiamo tutti che lui è molto, molto, molto, molto talentuoso. Ha delle abilità incredibili, ma lavora continuamente per rimanere il migliore.

È difficile trovare qualcuno con la stessa determinazione ed etica lavorativa di Bryant e Farmar dice di aver continuato a prendere esempio da lui anche in questi tre anni lontano da L.A. A dimostrazione del buon rapporto fra i due è il fatto che Kobe è stato il primo Laker a dare il “welcome back” a Farmar dopo la firma di quest’estate.

Il nuovo playmaker giallo-viola, che ha lasciato un oneroso contratto per unirsi di nuovo ai Lakers, si è poi soffermato su altre due importanti personalità con le quali potrà confrontarsi quest’anno: Steve Nash, a cufarà da backup durante la stagione alle porte, e Mike D’Antoni, head coach al secondo anno a Los Angeles.

Ho creduto che qui avrei avuto delle buone possibilità di gioco. L’opportunità di continuare a crescere ed imparare da persone come Steve Nash e Mike D’Antoni, oltre la possibilità di tornare a giocare con Kobe. A 26 anni posso ancora crescere e avere affianco una guru del gioco d’attacco e un playmaker che ha fatto la storia della lega sarà un grandissimo vantaggio per me e la mia parabola di crescita.

Farmar, questa volta, ha le chance per fornire un grande apporto ai Lakers e ha dimostrato la sua intelligenza scegliendo un posto dove poter crescere piuttosto di una squadra favorita per la vittoria immediata. Dovrà certamente sfruttare al meglio il proprio atletismo e le potenzialità difensive per essere un valore aggiunto al gioco di Nash e, conseguentemente, a tutta la squadra.

 

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