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Knicks, Anthony chiede Rondo alla dirigenza

Carmelo Anthony ha grandi progetti per il futuro. Anche nell’ultima stagione, le sue ambizioni di far strada nei Playoff sono naufragate nell’eliminazione per mano degli Indiana Pacers, facendo registrare un record negativo di 7-14 nelle gare di post-season dal suo sbarco nella Grande Mela. Non a caso Melo avrebbe chiesto uno sforzo supplementare alla dirigenza dei Knicks per rafforzare la squadra, che finora conta del solo Andrea Bargnani alla voce “arrivi”, e avrebbe fatto il nome di Rajon Rondo.

Secondo quanto riportato da Marc Berman del New York Post, Anthony crede che New York sia per  Rondo il posto ideale in cui esprimersi al meglio, andando a completare un roster già competitivo per poter ambire a vincere già da subito. Inoltre potrebbe essere l’occasione per i Knicks di rispondere al colpo mediatico dei “cugini” Nets dopo la trade che ha portato Kevin Garnett e Paul Pierce in quel di Brooklyn, andando a stuzzicare un senso di sfida in Rondo che andrebbe a contrastare i due ex compagni dei Celtics in una rivalità cittadina che da tempo non era così accesa.

Purtroppo per Anthony, questa pazza idea sembra al momento fantamercato e dovrebbe rimanere tale data l’attuale situazione economica dei Knicks. Il general manager Glen Grunwald è riuscito a rifirmare solo due dei tre free agent in uscita da New York, J.R. Smith e Pablo Prigioni, perdendo un giovane di prospettiva come Chris Copeland, e ha dovuto dare forfait nella corsa a parecchi giocatori sul mercato, da Francisco Garcia e Will Bynum passando per i veterani Elton Brand e Sebastian Telfair.

Con l’entrata in vigore del nuovo contratto collettivo, nel recente mercato dei free agent i Knicks non hanno avuto lo spazio salariale per potersi permettere giocatori di medio-bassa levatura, figuriamoci quello di far firmare una stella del calibro di Rondo. Oltretutto non ci sono nemmeno le condizioni per poter imbastire una trade che possa far gola ai Boston Celtics, perchè New York non ha né giocatori giovani appetibili per una squadra che si avvia ad una vera e propria rifondazione né scelte per i prossimi draft da mettere sul piatto, dato che le scelte al primo giro del 2014 e 2016 sono finite rispettivamente ai Nuggets, proprio nell’affare Anthony, e ai Raptors, nella trade Bargnani.

Data la difficile situazione finanziaria dei Knicks, Carmelo Anthony pare proprio che si debba “accontentare” degli stessi interpreti della passata stagione in cabina di regia, ossia Raymond Felton e Pablo Prigioni, i quali entrambi non sono certo al livello di Rondo ma non sono nemmeno la causa prinicpale delle eliminazioni precoci nei Playoff. Forse la ricetta dei Knicks per un salto di qualità va ricercata negli uomini già a disposizione di coach Mike Woodson: serve un Anthony sempre più leader della squadra ed uno step-up del supporting cast attorno a lui. Magari con un ritorno sugli standard pre-infortunio di Amar’e Stoudemire e con un rendimento di J.R. Smith da Sixth Man of the Year anche nei Playoff, solo per citare alcuni dei protagonisti mancati nell’ultima apparizione ai Playoff. Tante suggestioni, idee, ipotesi, ma al momento una sola certezza: Rajon Rondo rimane un sogno pressoché irrealizzabile per i New York Knicks.

 

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