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Chicago Bulls

D-Rose prepara il suo ritorno in campo; e intanto continua a migliorare..

Derrick Rose, playmaker e stella indiscussa dei Chicago Bulls, come affermato da una fonte vicina alla franchigia della “Windy City”, è alla fine del lungo tunnel chiamato riabilitazione, dopo l’infortunio che lo tiene fuori dal 28 Aprile 2012.

Il no.1 dei Bulls è apparso in buona forma fisica durante gli esercizi svolti nell’allenamento di giovedì scorso e nel pre-game della partita con i Golden State Warriors (vinta dai tori per 113-95), dove il nostro ha svolto una sessione di allenamento di circa 1 ora e 10 minuti. A questo proposito le parole di D-Rose sono estremamente confortanti:

“Sto bene, questa è l’unica cosa che conta.”

Per adesso però dovremmo mettere via i festoni, le trombette e i cappellini, perchè anche se Rose è fisicamente in salute può non essere giunto il momento del suo effettivo ritorno in campo, per il quale ci si aspetta principalmente che la PG, da un punto di vista mentale, abbia recuperato la consapevolezza completa dei propri mezzi e delle proprie capacità.

Questa è soprattutto l’opinione di coach Tom Thibodeau che, al pari della dirigenza, non sta facendo alcuna pressione su Rose per indurlo a tornare prima che questi si senta pienamente pronto.

“Sta compiendo ogni sforzo possibile per tornare in questa stagione. Vedo miglioramenti ogni giorno. Ma non tornerà a giocare fino a quando non starà completamente bene. E non importa quanto se ci vorranno altre 2 partite, altre 5 o altre 10. Tornerà quando si sentirà pronto.”

Parole importanti di coach Thibodeau che al ritorno della propria superstar potrebbe trovarsi davanti ad una graditissima sorpresa. Non è infatti un segreto che Rose abbia lavorato molto sui propri fondamentali, e sul tiro in particolare, durante la riabilitazione. Ma a quanto pare, il nostro, probabilmente aiutato da sessioni di shooting around estenuanti, afferma di avere lavorato parecchio sul tiro da 3 punti e di avere raggiunto una maggiore sicurezza in questo fondamentale (da ricordare che Rose non ha mi tirato in carriera con più del 35% da 3 punti). Se questo non bastasse, oltre a migliorare il tiro in sospensione e dall’arco, Rose ha sviluppato anche il suo famoso tiro in corsa (uno dei punti di forza del no.1 dei tori), una sorta di rainbow drop alla Tony Parker (ma stilisticamente diverso), anche con la mano debole (la sinistra cioè). Questo cosa ci porta a concludere? Molto semplicemente che, se l’atletismo di Rose è vagamente vicino a quello pre-infortunio e i miglioramenti tanto decantati nel tiro sono effettivi, il playmaker dei Bulls potrebbe diventare un’arma offensiva devastante, anche molto più di quanto lo fosse precedentemente, quando il suo gioco offensivo era principalmente basato sulle penetrazioni e su attacchi decisi al ferro.

Tutto questo non può che fare piacere ai tifosi dei Bulls, già fiaccati da una stagione non esaltante, dopo essere stati abituati al dominio della Eastern Conference nelle due stagioni precedenti (record di 62-20 nel 2010-2011 con D-Rose MVP, e record di 50-16 l’anno seguente nella stagione del lockout). Il ritorno di Rose, al pieno delle proprie capacità, potrebbe significare guai per gli avversari, soprattutto per quei Miami Heat, che in questo momento passeggiano in una Eastern priva di reale competizione, forti di una serie di 22 vittorie consecutive, e con gli Indiana Pacers che, da secondi in classifica, inseguono a 11 gare di distanza dalle 51 vittorie e 14 sconfitte della franchigia della Florida.

Purtroppo anche stanotte contro i Denver Nuggets, Derrick Rose non scenderà in campo. Come già detto precedentemente, e come peraltro detto in altri articoli di questo sito, non è più un problema medico, ma una questione di consapevolezza e sicurezza del giocatore, che deve ritrovare quella serenità necessaria per tornare a giocare ed utilizzare il proprio fisico al 100% dopo il tremendo infortunio che l’ha colpito. Non appena ritrovata questa condizione di forma “mentale”, non c’è dubbio che il suo ritorno effettivo porterà degli stravolgimenti delle gerarchie attuali a Est.

Di questo avviso è anche Carlos Boozer, ala grande dei Bulls, che dichiara:

“ Non potete neanche immaginare che cosa porterà il ritorno di Rose, non è descrivibile a parole. Se in squadra hai di nuovo un giocatore come Rose, un MVP, cambia tutto”.

E la Eastern Conference conoscerà di sicuro un bel cambiamento quando un certo no.1 sarà tornato. LeBron James e soci sono avvertiti; per arrivare al titolo NBA si dovrà passare anche da Chicago.

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