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Lakers: e se Clark fosse la soluzione?

Dopo il “cordiale saluto” di Jack Nicholson e Adam Sandler a pochi minuti dal termine della partita casalinga persa malamente contro i Thunder, per i Lakers sembrava davvero la spallata definitiva ad una stagione fin qui disastrosa; “fortuna che è tornato Dwight” sarebbe il caso di dire, se non altro per il fatto che dal rientro del loro centro titolare i gialloviola hanno inanellato due convincenti vittorie contro Cavs e Bucks.
Analizzando la situazione più a fondo, però, si nota una piccola anomalia, data anche dagli ultimi infortuni dei lunghi Losangelini: la presenza costante di Earl Clark. Come abbiamo già detto, i minuti concessi da D’Antoni sono sicuramente figli dei vari infortuni, ma è qui che ci accorgiamo della pesante presenza in campo del numero 6 nonostante il rientro di Howard. Sia nelle precedenti sconfitte che nelle ultime vittorie Clark ha avuto molto spazio, per altro non sfigurando assolutamente e dimostrando molto più “verve” rispetto ai vari Sacre e Jamison. Anche nell’ultima uscita (W vs Bucks) D’Antoni lo ha tenuto in campo per 26 minuti, durante i quali il lungo ha fatto registrare 6 punti e 9 rimbalzi.
Queste buone prestazioni, unite all’età del giocatore (25) e al suo fisico (208 cm x 102 kg) lo rendono un candidato titolare nella stagione in cui i Lakers le stanno provando davvero tutte pur di uscire dalla crisi.
Un opzione in più per i Lakers, un pensiero in più per Pau Gasol.

 

Leonardo Granduardo Flori
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