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L.A. Lakers

Mike D’Antoni sulla sconfitta dei LaL: “Più che Showtime mi sembrava il Muppet Show”

L’ultima partita dei Los Angeles Lakers si è conclusa con una sconfitta sul campo dei Sacramento Kings (113-97), non proprio una superpotenza NBA. La partita persa ha lasciato strascichi importanti nelle menti dei giocatori della franchigia gialloviola ma soprattutto ha fatto capire che ogni squadra che affronterà i Lakers, lo farà fino alla morte:

“I giocatori dei Sacramento Kings hanno giocato veramente tutti quanti al massimo delle loro possibilità, ogni squadra ama battere i LaL, hanno sempre una motivazione in più del normale.”

Mike D’Antoni, neo coach della seconda squadra NBA più titolata, ha speso parole importanti per etichettare questa sconfitta:

“Più che Showtime mi è sembrato il Muppetshow Time, sembravamo dei wrestler che lottavano nel fango. Durante il primo tempo potrei aver visto la peggior pallacanestro degli ultimi 10 anni, ero shockato. Non cambieremo il nostro modo di giocare nelle prossime partite, semplicemente lo miglioreremo rispetto ad ora, dato che siamo solo all’inizio. Dobbiamo sperare di riuscire a lavorare con il roster completo, senza infortuni. Il punto più importante è sicuramente rappresentato da Steve Nash, nel mio sistema di gioco è una pedina fondamentale e quindi è ovvio che abbiamo bisogno che lui sia in forma e che ritorni presto in campo. I Lakers sono formati da un gruppo solido costituito anche da grandi veterani che sanno cosa fare in allenamento ed in partita. Penso che piano piano il nostro sistema di gioco si completerà e verrà assimilato da tutti quanti, loro devono fidarsi di me e io devo fidarmi di loro per cercare di capire quali sono i nostri punti di forza e le nostre debolezze.”

Tutte le squadre di D’Antoni, lo sappiamo, sono caratterizzate da quintetti che sappiamo correre sul parquet e quindi sviluppare un gioco veloce ed imprevedibile, gioco che i LaL attuali non sono ancora in grado (per ovvi motivi) di realizzare in pieno come spiegato anche da Kobe Bryant:

“Sappiamo quello che dobbiamo fare per giocare come vuole Mike, si tratta solamente di occupare le zone del campo necessarie per eseguire gli schemi, e per farlo bisogna anche correre un po’ di più. E questo discorso vale soprattutto per Pau, deve cercare di mettere in moto il suo motore il più velocemente possibile per arrivare dall’altra parte del campo prima degli altri e rendersi pericoloso. Mentre Dwight sappiamo tutti che è abituato a correre, anche se ora non può farlo al massimo a causa del suo infortunio passato, ma sono sicuro che tra un po’ di tempo lo vedremo al massimo.”

 

 

 

 

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