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I Cavaliers pronti a sfidare Siena: “Li abbiamo studiati attentamente”

In America si inizia a parlare di Mens Sana, del suo stile di gioco, e di cosa occorre fare per mettere in difficoltà i Campioni d’Italia. Sembra strano, ma è così. La conferma arriva direttamente da oltre oceano, da Byron Scott, head coach dei Cleveland Cavs:

Abbiamo parlato insieme alla squadra delle qualità della Montepaschi e dei loro difetti – ammette – cosa sanno fare bene e cosa no. Abbiamo cercato di capire come poter approfittare dei loro punti deboli, chi sono i giocatori più forti, qual è la loro filosofia, se prediligono un gioco a tutto campo o a metà. Ci siamo fatti queste domande e ci siamo sforzati di capire. Credo infatti che sia una bellissima esperienza giocare contro una squadra d’oltre oceano come Siena perchè ci è sempre piaciuto poter creare un ponte tra il basket americano e quello europeo. Sarà davvero eccitante.”

Idee chiare dunque per i Cavs su che tipo di squadra è la Montepaschi, ma anche su quanto in Europa si cerchi di riporre grande attenzione sul lavoro in palestra. “So benissimo che in Europa lavorano molto sui fondamentali – prosegue il coach – sia gli esterni che i lunghi. Infatti quando i giocatori Europei, specialmente i lunghi, vengono a giocare da noi, sono molto preparati e promettenti. Si vede da come mettono la palla a terra, quando tirano in sospensione, quando passano la palla; si capisce che sono cose sulle quali lavorano tutti i giorni. Là si allenano 2 volte al giorno, e uno di questi allenamenti è dedicato prettamente ai fondamentali, ecco perché riescono ad integrarsi bene con lo stile NBA e ad avere successo.”

Incuriosito dalla sfida anche l’israeliano Omri Casspi, ala dei Cavs, che il basket europeo e quello italiano, lo conosce molto bene. “Ho giocato tante volte contro l’Italia con la maglia della mia nazionale, ed anche contro Siena – ammette -. Loro sono la miglior squadra italiana degli ultimi anni, hanno vinto titoli, e quindi credo che sia una bella sfida. Sarà divertente confrontarci, soprattutto perché si tratta di due stili di gioco diversi e per noi è un’occasione per provare uno stile di gioco differente dal nostro, e credo che anche per loro sia una grande chance di confrontarsi con giocatori forti, che non hanno mai giocato in Europa, e dai quali possono sicuramente imparare.”

 

Fonte: Ufficio stampa Mens Sana Siena

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