Dopo averci abituato ad alcune giocate giudicate inconcepibili prima del suo arrivo, Steph Curry si è dichiarato stanco di dover mantenere sempre ulteriori novità
Mentre il cecchino dei Golden State Warriors è ben consapevole che l’arrivo di Kevin Durant ha causato alcune contrazioni nelle sue statistiche, allo stesso modo crede che sia assurdo che alcune persone considerino che si sia preso un cosiddetto anno di pausa.
Penso che sia comico che la gente dica che sto avendo un anno di involuzione. Per vedere le cose in bianco e nero, dire che non sto avendo una buona stagione come quella passata sulla base di soli cinque punti a partita o sulle percentuali al tiro o cose simili… ci sono altre cose che si possono provare a fare oltre all’esame della vista per cercare di capire che si cerca di aiutare la tua squadra a vincere. Quest’anno ho sicuramente imparato una lezione. I riconoscimenti e l’attenzione e tutta quella roba sono una cosa esaltante, ma la cosa più importante è come ti senti col tuo gioco. Il mio unico obbiettivo è vincere il campionato. In un mondo perfetto potrei essere in forma tutto l’anno ed essere in corsa per l’MVP ed il titolo, ma potrebbe non essere sempre così perfetto ogni anno.
Anche se non è stato quasi più produttivo della scorsa stagione, il ventinovenne ha continuato a mettere su grandi numeri nel 2016-17, con una media 25 punti, 6 assist, 4 rimbalzi e 1.8 palle rubate.
Numeri che quasi certamente non gli permetteranno di conquistare per la terza volta consecutiva l’MVP, ma sono il principale motivo per cui Golden State è rimasta in prima linea per la vittoria del titolo
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