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NBA Playoff Preview: Los Angeles Clippers vs Dallas Mavericks

Battesimo di fuoco per Doncic e Porzingis ai Playoff. Riusciranno a minare le certezze dei Clippers di Kawhi Leonard e Paul George? Una serie da seguire con grande attenzione

La ripartenza della stagione NBA all’interno della bolla di Orlando ha portato moltissime variabili in gioco e sparigliato un po’ le carte nella corsa al piazzamento  Playoff, soprattutto nella Western Conference. L’Ovest cerca un nuovo padrone dopo un lustro targato Warriors e i Los Angeles Clippers sono senza dubbio tra le contendenti per un posto sul trono. Il roster  a disposizione di coach Rivers – costruito attorno a Kawhi Leonard e Paul George – è profondo in ogni ruolo; basti citare tra gli altri Lou Williams e Montrezl Harrell, non a caso entrambi in corsa per il premio di “Sesto Uomo dell’Anno”.

I Dallas Mavericks, nel lotto delle migliori 16 per la prima volta  dal 2015-16 sono pronti a testare la solidità  e le ambizioni del superteam assemblato da Jerry West. L’errore maggiore guardando ai texani sarebbe quello di ridurre tutto solo e soltanto a Luka “Magic” Dončić, il Wonder Boy sloveno, capace di viaggiare su medie altissime e di battere record su record. Vero, è finito per un soffio fuori dal podio per il titolo MVP della stagione, ma limitarsi solo ai numeri sarebbe riduttivo per un giocatore che ha saputo prendersi in mano in due anni la città di Dallas e di diventarne l’anima pulsante in campo. L’errore appunto, sarebbe non considerare la squadra attorno alla stella dei Mavs. Difficile ignorare, ad esempio, la costanza mostrata da  Kristaps Porziņģis versione ‘bolla’,  quasi in tutte le partite attorno ai 30 punti segnati. Dorian Finney-Smith è riuscito ad ottenere finalmente il suo posto da titolare, giocando più partite di tutti a Dallas e risultando molto utile in entrambe le fasi, e Tim Hardaway Jr. ha portato la giusta dose di punti ed esperienza ad una squadra piuttosto giovane. L’unica nota dolente è l’assenza del lungodegente Dwight Powell, che sta recuperando da un grave infortunio al tendine d’Achille.

Presentate le squadre, non si può non riflettere su cosa esse porteranno in campo. I Clippers per quanto mostrato durante la stagione e per i nomi in ballo, hanno quantomeno il dovere di puntare al titolo, nonostante gli avversari da battere siano duri già dal primo turno, mentre i Mavericks si presentano come scheggia impazzita. A loro il compito di provare a strappare un difficile passaggio del turno, alimentando i sogni di una piazza che non si avvicina a grandi risultati dai tempi di Nowitzki e compagni.

Precedenti Stagionali

In tutti gli scontri diretti disputati quest’anno, i Mavericks sono usciti sconfitti dal palazzetto, dimostrando che forse alla franchigia di Dallas manca ancora un po’ di esperienza. La prima delle tre sfide è datata 26 novembre e si è giocata in casa dei Mavs, all’American Airlines Center, le due squadra sono vicine in classifica e pronte a darsi battaglia. Pronti via, e proprio quando la partita dovrebbe essere equilibrata, i Clippers chiudono a +7 il primo quarto. Nel secondo si accende uno dei protagonisti della sfida, Kawhi Leonard e ne mette a segno 11, da lì, pura amministrazione per i ragazzi di Doc Rivers. Il divario aumenta fino a +20 nel terzo quarto e nel finale il coach può permettersi addirittura il lusso di tenere fuori tutti i titolari, chiudendo la sfida sul 114-99. La serata è da incubo per Dončić che termina con un 28% dal campo e addirittura 0% dalla linea dei tre punti.

La squadra di Los Angeles torna ancora una volta nella tana dei rivali il 21 gennaio, questa volta senza Paul George fuori per infortunio. La  gara risulta decisamente più equilibrata, con il primo quarto che finisce sul 24 pari. Il duello della notte è tra le due stelle, ma ad uscirne vincitore è ancora una volta Leonard, stavolta facendo affidamento su gregari di tutto rispetto, con Williams e Harrell che ne mettono 16 e 12 rispettivamente dalla panchina. La svolta si ha nel secondo quarto, quando gli ospiti ingranano e accumulano un certo vantaggio, che non perderanno fino al termine della partita.

L’ultimo confronto è storia recente e risale a circa una settimana e mezzo fa, assenti Beverley da una parte, Powell e Seth Curry dall’altra. Una partita serrata – almeno fino all’ultimo quarto, in cui una tripla messa a segno da Leonard, ha aumentato il vantaggio dei losangelini, consolidato poi da Morris e George. Ottime come al solito le prestazione degli alfieri di Dallas, ma non abbastanza per poter scalfire la corazzata Clippers.

Chiavi Tattiche

Spesso quando si va a fare una lettura tattica, soprattutto in chiave Playoff, si dimentica un fattore fondamentale quando iniziano le partite “che contano”: L’esperienza. E per esperienza non si intende il numero di partite giocate o di anni in lega, ma quanto si ha confidenza con la vittoria di un titolo o quanto ci si è andati vicino. In questa equazione, dobbiamo per forza nominare chi il titolo lo ha vinto più volte, e da protagonista assoluto, Kawhi Leonard. Nonostante l’ala abbia cambiato maglia, è campione in carica ed MVP delle Finali, premio già vinto anche con gli Spurs nella stagione 2013/2014 a soli 22 anni; quest’anno the Klaw ha mantenuto le medie alte già viste a Toronto e addirittura aumentato punti e assist, ed è noto il killer instinct che lo contraddistingue nelle partite importanti, chiedere ai Sixers e ai Golden State Warriors per conferma. Se l’unico difetto dei Raptors dell’anno scorso poteva essere il risultare troppo dipendente dalla sua stella Leonard, quest’anno la sua presenza sembra aver invece portato giovamento a tutti i componenti della squadra,  compresa una panchina in grado di offrire un ampio ventaglio di soluzioni a partita in corso.

Da vedere come Rick Carlisle preparerà la serie dei suoi Mavs, e come proverà a contenere l’offensiva losangelina. Sfida nella sfida anche tra i due lunghi europei, Zubac e Porziņģis. Il lungo di Dallas ha tra le sue corde una migliore affinità con un ottimo tiro dalla media distanza, e rientra tra i discreti tiratori da tre punti disponibili al coach Carlisle, il che costringerà Zubac ad uscire in copertura sul perimetro, dove è sicuramente vulnerabile. Da vedere chi, in casa Clippers, verrà messo sulle piste dell’uomo in missione per i Mavs, Luka Dončić. Detto che il compito spetterà quasi sicuramente a uno tra Patrick Beverley e Paul George, la guardia di Dallas vorrà sicuramente ben impressionare al debutto ai Playoff NBA e non esiterà a caricarsi sulle spalle la squadra.

Nonostante il record nella bolla della sua squadra sia stato non dei migliori, con 3 vittorie e 5 sconfitte, Luka è stato protagonista di prestazioni sensazionali, con ben tre triple doppie in otto partite, che lo hanno portato, tra le altre cose, a essere il giocatore più giovane ad avere 35 punti, 15 assist e 10 rimbalzi al tabellino. Ed è grazie al suo campione che i Mavericks possono vantare il migliore attacco della lega per efficienza; quando la palla passa dalle sue mani il successo è assicurato. Il rischio per i texani è perciò quello di essere troppo votati offensivamente, e di risultare prevedibili in marcatura.

Players to watch

Avendo già parlato delle rispettive difese nei ruoli chiave, saranno i gregari a dover fare la differenza. Per quanto riguarda i Clippers, abbiamo già citato la profondità della panchina, e mai come in questo momento, sarà fondamentale per Lou Williams, Montrezl Harrell e Landry Shamet contribuire alla causa portando punti importanti. In cabina di regia potrebbero alternarsi diversi giocatori. Detto  che Leonard potrebbe trovarsi in situazione di raddoppio, saranno Paul George, e sopratutto Patrick Beverley a dover accendere la luce cambiando gli schemi. Anche se ha giocato poche partite, Marcus Morris potrebbe tirare fuori dal cilindro diverse giocate, come ha già dimostrato nella bolla, proprio contro i diretti avversari.

Per quanto riguarda la squadra guidata da Carlisle, sarà importante il rendimento dei panchinari. Il coach nelle ultime partite ha provato diversi giocatori, anche cambiando ruoli, dando minuti soprattutto a Maxi Kleber, Trey Burke, Delon Wright. Kleber è chiamato a dare una mano in difesa e a rimbalzo.  Burke e Wright, invece, pur non avendo molti palloni giocabili a disposizione, dovranno portare più punti possibili alla causa texana. Diverse incognite riguardano il quintetto titolare dei Mavericks: da valutare la possibile presenza di Seth Curry come playmaker, già schierato più volte in quella posizione durante la stagione, o quella di Kleber come ala grande.

Pronostico

I Los Angeles Clippers partono con i favori del pronostico, ma l’esito della serie potrebbe essere meno scontato di quanto un accoppiamento tra secondo e settimo seeding lascerebbe pensare  in prima battuta. Difficile in questo momento fare un pronostico secco, questa postseason sarà per ovvie ragioni diversa da tutte le altre e unica nel suo genere. In attesa della palla a due, non mancano di certo motivi d’interesse attorno alla sfida.

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