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Wizards, Otto Porter: “Washington è casa mia”

Otto Porter “torna” a Washington con grande grinta e voglia di stupire

Otto Porter, restricted free agent in quest’estate 2017, è stato davvero a un passo dall’addio agli Wizards. Brooklyn Nets e Sacramento Kings hanno fatto sul serio, offrendogli un ricco contratto quadriennale per un  valore complessivo superiore ai $100 milioni di dollari. Dopo attente e delicate valutazioni, i capitolini  hanno deciso di avvalersi della possibiltà di trattenerlo, pareggiando dunque le onerose proposte.

PRESENTAZIONE BIS In occasione della conferenza indetta la scorsa settimana, a operazione conclusa, il giocatore si è detto molto soddisfatto dell’epilogo delle trattative:

Sono davvero felice di essere tornato. Qui è casa mia. Qui sono cresciuto “cestisticamente” [Porter, nativo del Missouri, è andato al college a Georgetown ndr]. Tutto ciò che ho imparato l’ho imparato qui. Spero di portare un Titolo alla città perché ne abbiamo disperato bisogno. Sono molto eccitato.

Ricordando un aneddoto legato a John Thompson III, allenatore di Porter al college, Ted Leonsis, proprietario di maggioranza della franchigia, ha ribadito l’importanza di un giocatore del suo spessore:

All’epoca [Thompson III] mi disse— ci sono giocatori difficili da accontentare e giocatori che si accontentano di poco. Otto non è assimilabile [a nessuno dei due estremi]. Hai bisogno di giocatori altruisti, il che non significa che siano giocatori privi di ego, senza personalità. Giocatori che conoscono il proprio ruolo e lo accettano. […] Tutte le squadre hanno bisogno di un giocatore come Otto.

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