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Cleveland Cavaliers

Ellie Day: “Essere travolti da LBJ è come essere investiti da un camion”

Ellie ha rilasciato le prime dichiarazioni da dopo lo scontro con Lebron. Ha assicurato di stare bene nonostante il grande spavento.

Durante la partita di giovedì tra Thunder e Cavaliers, Ellie Day, moglie del golfista Jason Day, era stata protagonista di un episodio molto particolare. La donna infatti, seduta in prima fila, è stata travolta da Lebron James, che si era gettato verso il pubblico nel tentativo di recuperare il pallone. Subito dopo l’incontro, lo stesso Lebron si era detto molto preoccupato e dispiaciuto per quanto avvenuto, decidendo di chiamare Ellie per scusarsi in prima persona.

Nella giornata di ieri, Ellie ha affidato a twitter le sue prime dichiarazioni post-trauma: “Essere placcati da un uomo così grosso può essere paragonabile ad un incidente non troppo grave con l’auto. Ho sbattuto forte a terra la testa e il collo e mi sono spaventata molto. Mi sento come se fossi stata investita da un camion“. Tanto per essere precisi, James è alto 203 cm e pesa più di 110 kg. Uno scontro non da poco insomma.

Il tweet di Ellie Day continua poi in questo modo: “Fino alle 2 di notte il mio unico ricordo è stato il pallone che veniva verso di me. Per quei pazzi che hanno detto che Jason mi avrebbe dovuto proteggere, dico solo che se ci fosse stato il tempo per reagire in qualche modo mi sarei protetta da sola”. La donna ha infine concluso con una battuta: “Oltretutto non mi sarebbe piaciuto che sia Lebron che Jason fossero atterrati sopra di me.”

Quando Ellie e consorte torneranno alla Quicken Loans Arena a rivedere i Cavs, probabilmente compreranno dei biglietti meno costosi…ma nettamente più lontani dal campo.

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