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Steve Clifford e gli Hornets insieme fino al 2019

Il coach di Charlotte trova l’accordo per l’estensione contrattuale a pochi mesi dalla scadenza del suo precedente contratto, che sarebbe terminato a fine stagione

Steve Clifford ha raggiunto l’accordo con gli Hornets per un’estensione contrattuale che lo manterrà alla guida di Charlotte fino al 2019. Lo ha riportato Brian Windhorst di ESPN.

Clifford aveva il precedente contratto in scadenza al termine di questa stagione, iniziata con un buon 9-6 finora nonostante le diverse assenze nel roster a disposizione. Il nativo di Island Falls, Maine, era arrivato nell’estate 2013 in North Carolina nell’indifferenza generale al capezzale di una franchigia reduce da annate a dir poco disastrose senza nemmeno mai impensierire le rivali nella Eastern Conference per un posto nella postseason.

Clifford fa pochi proclami e molti fatti, lavora sodo fin da subito affibbiando un’identità con una marcata solidità difensiva che porta Charlotte a strappare l’ultima casella valida per i Playoffs con un record di 43-39. L’avventura tuttavia dura appena quattro partite visto il cappotto rimediato nel primo turno dagli allora bicampioni NBA uscenti dei Miami Heat.

L’anno scorso si riparte sull’onda lunga dell’annata precedente ma il rendimento è al di sotto delle aspettative e i Playoffs non vengono centrati dopo una regular season da 33-49. Nell’ultima offseason il nucleo della squadra rimane intatto con le aggiunte di qualità di Jeremy Lin e soprattutto di Nicolas Batum, inoltre se contiamo l’esplosione definitiva di Kemba Walker non c’è da stupirsi per questo positivo avvio di stagione da parte di Clifford.

Una partenza che ha convinto in maniera totale la dirigenza e la proprietà degli Hornets, tra le cui fila il parere di una certa persona che a basket ci sapeva giocare – Michael Jordan – ha contato eccome a favore di Clifford che è arrivato al grande palcoscenico dopo anni di gavetta. Prima le high school, poi il College, quindi l’NBA dove è sbarcato nel 2001 come assistente allenatore ai Knicks: dopo New York, esperienze come collaboratore anche a Houston, Orlando e ai Lakers fino alla grande chance che il buon Steve ha sfruttato alla grande.

 

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