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Cleveland Cavaliers

LeBron James categorico: “Non posso caricarmi la squadra sulle spalle”

LeBron James ed il titolo a Cleveland, un’operazione difficile, ma il Prescelto è carico e punta all’anello già dalla preseason. Ad una condizione però: ci sarò bisogno del contributo di tutti, dalle stelle ai gregari, e chi si aspetta che faccia tutto lui, rimarrà decisamente deluso.

Dopo la delusione delle finals dello scorso campionato, finals che potevano portare ad un traguardo fantastico per la città di Cleveland, LeBron James ha già le idee molto chiare: vincere subito e con l’aiuto di tutti.

La voglia di vittoria del Prescelto era già stata esternata qualche giorno fa, quando LeBron aveva fatto capire che il momento giusto per tornare ad indossare un anello (e regalarne uno storico alla franchigia dell’Ohio) coincide con l’inizio della prossima stagione. Ma se i Cavaliers vorranno trionfare e concludere il campionato 2015 – 2016 come i vincitori del lunghissimo torneo, ci dovrà essere molto più coordinamento interno e divisione dei ruoli, e su questo LeBron James sembra essere molto deciso. Vuoi l’età che avanza, vuoi l’usura fisica, vuoi che la pallacanestro è per definizione uno sport di squadra, James in primis ha capito che non può caricarsi i compagni sulle spalle e portarli comodamente alla vittoria; ci sarà bisogno del contributo di tutti, dalle altre stelle pronte a brillare insieme a lui ai gregari portatori di preziosi minuti di gioco. Nello specifico ecco le parole del Re, rilasciate durante il riscaldamento che ha preceduto la gara di preseason contro gli Atlanta Hawks (gara vinta da quest’ultimi per 98 a 96) e raccolte per noi da Dave McMenamin di ESPN:

“Sono pronto a condurre questa squadra, ma non c’è bisogno che me la carichi fisicamente sulle spalle. Abbiamo un buon numero di ragazzi pronti a fare il loro dovere fino a che tutti gli altri non siano completamente recuperati. Fino a quando Irving, Thompson e Shumpert non sono pronti, ci sono tutti gli altri che daranno una mano. Non devo trasportare la squadra, non è questa la natura delle cose. Siamo tutti uomini adulti, tutti professionisti e gli altri faranno il loro lavoro”.

Molto chiaro LeBron James che mentre si prepara alla nuova sfida, volge un pensiero anche ai più piccoli tifosi presenti nei palazzetti, anche se tra pochissimo sarà il momento di fare sul serio: i suoi compagni risponderanno “presente”?

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